L'esultanza del signor Stefano Ayroldi, guardalinee, dopi il 2-2 della Fiorentina contro l'Inter firmato Kroldrup, è stato un gesto gravissimo. L'abbiamo sottolineato più volte, ma è bene farlo capire proprio a tutti: il requisito base per iniziare una partita di calcio professionistica è l'imparzialità di chi la dirige, cioè arbitro ed assistenti. Ed invece il signor Ayroldi, milanista come vi abbiamo svelato ha avuto il coraggio di esultare quasi sentendosi immedesimato nella gioia del pubblico viola. Ci rendiamo conto? Questo episodio è grave, ed il nostro calcio lo sta snobbando: questo è uno scandalo in piena regola, perchè un tifoso non può scendere in campo come assistente di linea.

Sappiamo perfettamente che ogni direttore di gara ha una squadra per cui tiene, ma questo deve assolutamente rimanere fuori dal campo e non deve minimamente influire sulla partita. Se accade una delle due cose, il professionismo non è più tale. E così è stato: la stampa ha finito quasi per non trattare l'episodio, preso come una curiosità e non come una cosa vergognosa. Josè Mourinho si è comprensibilmente infuriato: nella prossima conferenza stampa (che sarà a questo punto lunedì 19 aprile, per il pre-Barça) probabilmente rilascerà in merito qualche dichiarazione di quelle che 'fanno rumore'. Ma ha assolutamente ragione: quello che è accaduto ieri sera non è tollerabile, ed è bene che tutti se ne rendano conto.

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Dom 11 aprile 2010 alle 20:15
Autore: Fabrizio Romano
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