Era tutto prontissimo.

Il parallelo tra il sorpasso di Verstappen su Hamilton e quello dell’Inter sul Milan era servito su di un piatto d’argento e costituiva il parallelo perfetto per dare impulso ad un contro-editoriale coi fiocchi.

Non avevo fatto i conti, però, con i sorteggi di Champions del Lunedì che, come un uragano con i fogli di carta, avrebbe spazzato via - in un sol colpo - ogni poetico parallelo calcio-Formula1 e mandato a farsi benedire ogni tipo di progetto para-giornalistico.

Tutto da rifare. L’Ajax, in verità, aveva attenuato le mie ire per dovere rifare tutto. Ma pure lì sarebbe giunto un altro uragano: il secondo sorteggio. Roba da tornei amatoriali, anzi nemmeno. Nei tornei amatoriali, le palline se le controllano dieci volte, peggio delle liste dei calciatori partecipanti. Addirittura nei campionati di Fantacalcio, le app ti aiutano a non barare sui crediti e sulle rose.

In sede di sorteggi Champions, invece, no. Lì è tutto genuino. Casereccio, oserei dire. Così, dopo Amsterdam, saremmo stati catapultati in Inghilterra, nella fredda e grigia Liverpool. Altro che sorpasso. Magari un trapasso, o il serio rischio di esso. Peggio, molto peggio dell’Ajax.

Dopo un primo mancamento, in effetti, la razionalità e l’ottimismo social di alcuni, mi avevano fatto riflettere. Forse un’Inter in buona forma, questa Inter in buona forma, se la gioca, ci prova perlomeno. O forse no, quelli corrono come forsennati e ti saltano addosso per 90 minuti.

Ma proprio mentre ragionavo sulle chance di qualificazione, un nuovo sorpasso mi rimbalzava davanti agli occhi. Il sorpasso di PIF su Suning. Annuncio a giorni. Manco se stessero comprando due chili di kiwi.

Ora, io non sono così ingenuo da credere all’acquisto nella notte di una società come l’Inter, tipo annuncio della SuperLega, ma mi astengo da ulteriori giudizi.

Quello che conta è altro. Cioè, voglio dire, durante la settimana, sgrassando un po’ tutto, sorpassi, controsorpassi, trapassi, PIF, Suning, Liverpool et similia, resterebbe solo una cosa, vale a dire la Salernitana.

Che parrebbe la meno importante. Ed invece è la più importante. Fondamentale direi. Perché il calendario di Babbo Natale ci ha dato una mano. Con una grossa Milan-Napoli ed una speranzosa Atalanta-Roma.

Già, la Salernitana. Forse non sarà ceduta. Forse verrà esclusa. Ma tutto è fuorché una partita di poco conto. Al contrario, conta. E parecchio. Con buona pace di PIF, Liverpool, Amsterdam e la F1. Basta Uragani e rischi di trapasso. Vinciamo e basta. Il resto può attendere.

Sbrana, Biscia, Sbrana!

Giancarlo De Cata    
Sezione: Calci & Parole / Data: Gio 16 dicembre 2021 alle 11:30
Autore: Redazione FcInterNews
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