E poi dicono che con il cinema, la settima arte, non si mangi. Al pari delle altre forme di cultura. Ma dove, se non nei dialoghi di una pellicola cinematografica altrettanto epica come "C'era una volta in America", si sarebbe potuto andare a pescare una battuta fulminante come quella espressa nel titolo del post, perfettamente adattabile alle sorti pallonare europee dei blaugrana?! Anche se è meglio, visti i tempi, non citarne la versione originale, onde evitare che poi si paventino delle accuse di antisemitismo...

In ogni caso, come si suol dire, non tutti i mali vengono per nuocere. Tipo 'scoprire' che Stefano Accorsi - anche per sopraggiunto figlio - sia tutt'altro che un tifoso nerazzurro di ultimo pelo. Bensì, all'opposto, quasi una sorta di insospettabile precursore linguistico... Si prenda, per esempio, proprio l'idioma catalano. Nella rassegna stampa di ieri (mercoledì) - riprendendo, in sintesi, la loro stessa esclusiva - ne "l'unico diario sportivo in catalano trovabile nelle locali edicole" (L'ESPORTIU) spiccava giusto l'apertura dedicata all'esito della sfida di San Siro: "PER MOLT POC" (Per pochissimo). Alzi dunque la mano colui al quale non sia subito venuto in mente - per mera sgrammaticatura e grossolana traduzione - l'inglese maccheronico sfoggiato, appunto, da Stefano Accorsi ai suoi esordi attoriali. Quello esibito come testimonial nel famoso spot pubblicitario di un gelato, girato 30 anni fa: "Du gust is megl che uan", ora inzaghianamente aggiornabile in "Du final is megl che uan". E non si osa nemmeno immaginare quanto starà gongolando pure l'amico di Stefano nello spot. Quello che lo esortava ad approcciare al bar con 2 avvenenti fanciulle, presunte straniere: "Vai tu che sai le lingue"... 

Insomma, dovrebbero essere solo soddisfazioni differite per tutti i cultori di certa materia linguistica, pur senza grammatica sotto braccio o col cellulare non aperto su Google Translate... Non si offenda, dunque, il popolo catalano se il loro idioma - in alcune espressioni - potrebbe correre il rischio di essere parificato all'inglese maccheronico di qualche residente peninsulare. Per dire, ascoltato in giornata quello in versione iberica sciorinato dall'asturiano Luis Enrique, non si osa poi supporre come potrebbe essere il suo francese...

Tornando seri, ma di cosa esattamente si lamenterebbero i catalani, ovviamente supportati dalla locale stampa sportiva? Tra gli altri, è risultato molto più che esplicito questo sottotitolo letto su SPORT: "Non han querido que lleguemos a esa final. Estaban cagados" > Non volevano che arrivassimo in finale. Erano spaventati a morte). Della serie: tutto il complotto è paese! Solo che, prendendo spunto da un commento - redatto meglio di un quadro sinottico - trovato su un articolo de "Il rumore dei nemici", vien da pensare che i blaugrana NON alludessero affatto alle penalizzazioni in sorte patite dai nerazzurri. Tipo: l'espulsione del Martinez blaugrana per probabile sputo ad Acerbi, l'azione di Barella lanciato a rete fermata da Marciniak, voltato di spalle, al minuto 105+3; il doppio intervento salvifico del VAR per il rigore da dare a Lautaro e da togliere al Barça per fallo fuori area del giocatore armeno.

Insomma: pazienza per i distributori di zizzania nostrani, specie coloro che hanno dato corpo - su carta o in video - alle paturnie barcelloniste. Infatti non hanno fatto specie l'apertura ed il vidiwall "FURIA BARÇA" - sparati all'unisono - che ha reso identiche le scelte editoriali (eufemismo!) di 'TUDORSport' e 'TELELOMBALGIA' nel quasi immediato 'after' di Inter-Barça. Con quest'ultimo network televisivo nostrano che ogni sera - pur facendo solo zapping in TV - procura comunque il mal di schiena a distanza (da cui il nome camuffato in patologia...) per le spudorate, dunque stomachevoli, faziosità e tematiche a prevalenza rossonera.

Quelli del Barca, piuttosto, non la facciano troppo lunga con certe lamentele. D'accordo che non potevano mica portarsi gli idranti da casa. 'Giusto' per replicare - in perfetto spirito decoubertiano... - la loro reazione bagnata sui nerazzurri autori della fuoriuscita dalla Champions anche nella semifinale di ritorno del 2010. In alternativa - essendo già stati pesantemente indagati in Spagna per una squallida storia di corruzione arbitrale (caso Negreira) - avrebbero almeno potuto (provare ad) esercitare delle danarose pressioni sullo staff dei giardinieri di San Siro... Ed invece niente! Ma Cristo Santo, nemmeno a delle pistole ad acqua avevano pensato? No, perché nei loro capienti trolley, di posto, ce ne sarebbe stato sicuramente, avendo stavolta viaggiato in aereo anziché in torpedone...

E che c***: ma mica gli si può suggerire proprio tutto per la prossima volta!

Orlando Pan

Sezione: Calci & Parole / Data: Ven 09 maggio 2025 alle 16:14
Autore: Redazione FcInterNews.it
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