Il 24 aprile 1910 è una data da segnare sul calendario della storia interista. Esattamente 109 anni or sono, infatti, il club nerazzurro - fondato nel 1908 al ristorante L'Orologio di Via Mengoni a Milano da parte di 43 dissidenti del Milan - vinse il suo primo Scudetto, aggiudicandosi lo spareggio contro la Pro Vercelli e ponendo fine al dominio dei piemontesi sulla coccarda tricolore, visti i due titoli ottenuti dai biancoscudati nelle stagioni antecedenti.

La Beneamata guidata dal leggendario capitano Virgilio Fossati (che avrebbe donato la sua vita alla Patria in trincea nel corso della Grande Guerra) si rivelò protagonista di una stagione formidabile, all'insegna di goleade e pomeriggi esaltanti trascorsi nel campo di Ripa Ticinese sulla sponda del Naviglio Grande. L'evolversi del campionato vide i nerazzurri rendersi autori di una striscia incredibile di ben undici vittorie consecutive, record poi battuto sulla panchina dei meneghini soltanto da Roberto Mancini nella stagione 2006/07.

Il torneo, una volta concluso, registrò la presenza di due "vincitrici". Con la Juventus defilata a quota 17 punti, Inter e Pro Vercelli comparivano entrambe sulla vetta della classifica con 8 lunghezze di vantaggio sulla Vecchia Signora. L'unica soluzione per sancire quale fosse la squadra più forte d'Italia era disputare uno spareggio. La Federazione Italiana Giuoco Calcio stabilì dunque il 24 aprile come data del verdetto finale. Il club piemontese presieduto da Bosisio, d'altro canto, chiese una proroga, poiché negli stessi giorni sarebbero stati impegnati tra le fila della Nazionale militari alcuni tesserati della sua squadra. Tuttavia l'incontro non fu spostato, ed ecco allora che la Pro ricorse ad una decisione drastica: mandare in campo la terza squadra, composta da ragazzini di 12 anni.

Nonostante l'impegno, i malcapitati e sbarbati vercellesi furono sconfitti pesantemente da un'Inter che - ritrovatasi paradossalmente al cospetto di un ammasso di dilettanti - entrò nella storia per il suo primo campionato vinto. Sull'evolversi dell'incontro vi sono differenti versioni: quel ch'è certo è che i piemontesi misero a segno - non si sa bene come - tre reti. Ma i nerazzurri andarono a dir poco a valanga, centrando il gol in dieci circostanze. A soli due anni dalla sua fondazione, dunque, la rappresentativa interista (formata per lo più da italiani e svizzeri) ottenne il suo primo Scudetto. Da segnalare il nome dell'arbitro che diresse l'incontro: Umberto Meazza, originario di Casteggio. Un cognome che - per la prima volta quel giorno - è entrato nella storia del Biscione.

La vicenda, comunque sia, andò avanti in Tribunale: la stessa Inter si ritenne indignata dell'atteggiamento provocatorio della Pro Vercelli e si rifiutò di riaffrontarla in campionato per il suo comportamento antisportivo. La Figc, tramite la sua rivista ufficiale 'Foot-Ball', fu dello stesso parere della Gazzetta dello Sport (che definì "indecorosa" la fine del campionato). I piemontesi furono squalificati fino al 31 dicembre successivo e fu confermata la vittoria della Beneamata.

I pitagorici sostenevano che il 10 fosse il numero perfetto e la storia nerazzurra, dal canto suo, parla chiaro: dieci i gol che hanno regalato all'Inter il suo primo Scudetto, nel 1910, a cent'anni esatti di distanza dalla mitica stagione del Triplete. Da Virgilio Fossati a Javier Zanetti: storia di grandi capitani, antologia di grandi campioni. I due estremi di un segmento che racconta grandissimi successi. Nel nome di due colori: il nero e l'azzurro, sullo sfondo d'oro delle stelle.

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Sezione: Accadde Oggi / Data: Mer 24 aprile 2019 alle 08:00
Autore: Andrea Pontone / Twitter: @_AndreaPontone
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