Conte vuole debellare i cali nella ripresa, che in qualche gara sono costati parecchio. Perché l'Inter parte a razzo come nessun'altra squadra, ma poi occorre mantenere alta l'intensità per tenere il vantaggio fino al 90'. "L’Inter ha costruito il suo ottimo girone di andata in campionato soprattutto nei primi tempi - sottolinea la Gazzetta dello Sport -. La tendenza è confermata anche dalle partite giocate nelle altre competizioni. Su 26 gare ufficiali tra Serie A, Champions League e Coppa Italia, la formazione nerazzurra ne ha sbloccate 14 nei primi 45 minuti. E ne ha migliorate solo 4 nella ripresa (con Milan, Parma, Verona e Bologna). Dopo l’intervallo, invece, la situazione è peggiorata in 6 occasioni. A questa dinamica sono legate le delusioni più cocenti da agosto a oggi: le rimonte subite a Barcellona e Dortmund, la sconfitta casalinga con la Juventus e il pareggio in pieno recupero a Firenze. L’eliminazione in Champions è dovuta al doppio calo nella ripresa con Barcellona e Borussia, che ha evidenziato problemi di tenuta alla distanza in un contento dove l’intensità è più elevata che in Serie A". Stesso solfa per i gol segnati: 31 nei primi tempi e 23 nei secondi. Hanno pesato sicuramente le tante e prolungate assenze, che hanno costretto la truppa nerazzurra a tour-de-force estenuanti e Conte ad avere poca scelta per 2-3 mesi. "Conte è stato chiaro sul mercato: ha invocato idee giuste in assenza di grandi disponibilità economiche - ricorda la rosea -. Il ferro va battuto da qui a fine gennaio. Perché, con il passare dei mesi, non sarà sempre possibile affidarsi alle partenze sprint".

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Sezione: Rassegna / Data: Gio 16 gennaio 2020 alle 09:52 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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