Intervista della Gazzetta dello Sport ad Arrigo Sacchi che guarda già alla due giorni di Champions League già alle porte, con i match di ritorno dei quarti di finale. "Gli impegni europei portano via tantissime energie. Sia a livello fisico sia a livello mentale. Sono partite infinite che durano cinque-sei giorni. Il recupero è molto difficile anche perché la tensione nell’ambiente è particolarmente elevata. Per questa ragione credo che le scelte degli allenatori siano giustificate. Preservare chi sarà chiamato all’impegno in Champions è normale", dice.

L’Inter che, dopo il 2-0 di Lisbona, dovrebbe vivere una vigilia più tranquilla.
"Tranquilla, sì. Ma che non si addormentino, i nerazzurri perché il Benfica, anche se ha perso pure ieri, è una squadra pericolosa. In Portogallo l’Inter ha fatto vedere di essere un gruppo di altissima qualità: centrocampo e difesa hanno lavorato benissimo. Adesso è necessario che si ripeta. Serve una prestazione europea: alti ritmi, idee chiare e, se possibile, un po’ più di pressing".

Contro il Monza, però, brutta prova. Che ne dice?
"È l’undicesima partita che l’Inter perde in campionato. Il fatto è che si tratta di una squadra tattica, che non fa pressing. Non c’è compattezza. Quello che si è visto in Europa non si è notato in campionato. Che cosa succederà contro il Benfica? Legittimo avere qualche dubbio, anche se il vantaggio da cui parte è notevole. Però ci si ricordi sempre che le grandi squadre aggrediscono e costringono l’avversario alle corde. L’Inter non è ancora a questo livello. Non ha continuità".

Sezione: Rassegna / Data: Dom 16 aprile 2023 alle 09:47 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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