Mancini elabora nuove idee per la sua Inter e non si escludono sorprese a livello tattico già da stasera. Il tecnico nerazzurro, secondo la Gazzetta dello Sport, pensa a un cambio: dal 4-2-3-1 al rombo. E occhio al futuro, in cui potrebbe essere reale il 4-3-3. "Mateo Kovacic non ha ancora lo spessore (difensivo) per stare davanti alla difesa ma al momento deve imparare perfettamente a galleggiare fra le linee da trequartista. Mancini potrebbe regalargli la propria tesi di Coverciano, quella sul trequartista. Mateo, solitamente, tende a scendere da quella posizione per prendere palla e risalire facendo dribbling (però) orizzontali. Perde metri e tempo, e così la squadra. Col rombo di mezzo, lo schermo è Medel (o Kuzmanovic, un tuttofare), spazio a Brozovic a destra e Guarin a sinistra; là davanti, una coppia classica, il lungo Icardi e il brevilineo Shaqiri. In tutti i casi, comunque, Icardi deve imparare a fare reparto. Domanda: e come gestire quelli che non hanno mai trovato una vera collocazione? C’è l’idea di provare Hernanes vertice basso, ma nei 2 davanti alla difesa - si legge -. Poi, il tema 4-3-3. In questo, Podolski deve trovare la miglior forma e abbandonare la pesantezza vista nelle ultime gare: se riprenderà brillantezza, avanti con lui, Shaqiri a destra e Icardi punta centrale. Il tutto sorretto da un centrocampo di ferro, inevitabile: Brozovic, Medel e Kuzmanovic. Occhio agli esterni, i cui movimenti strutturano o destrutturano il sistema: devono esser propositivi, resistenti, veloci. L’Inter ha preso Santon perché vuole considerare Campagnaro come centrale. Fra Nagatomo, Santon stesso, D’Ambrosio, Dodò e Jonathan (quando ci sarà) i giochi possono riuscire. La gente c’è, Mancio e Sylvinho fanno i campetti". 

Sezione: Rassegna / Data: Mer 04 febbraio 2015 alle 10:14 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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