Ieri Diego Milito è stato presentato ufficialmente come nuovo giocatore del Racing di Avellaneda. Un ritorno per il Principe, dove tutto cominciò 15 anni fa. Oggi la Gazzetta dello Sport ripercorre le tappe della sua leggendaria storia all'Inter. "Arrivato a Milano nell’estate del 2009 con l’altro genoano Thiago Motta, Milito trova subito la stagione perfetta, diventando il braccio armato di una squadra in missione per conto del generale Mourinho. Trenta reti (22 in campionato), tra cui le quattro che in un maggio 2010 da sogno griffarono il triplete contro Roma (Coppa Italia), Siena (scudetto) e Bayern Monaco (due per la Champions). Impossibile ripetersi, per lui e per l’Inter. Ma Diego conosce l’arte di rendere facile il calcio e non appena gli infortuni lo lasciano in pace piazza altri 24 gol in 33 gare di campionato, nel 2011-12. La «fine» di quel Principe che fa innamorare arriva nel giorno di San Valentino del 2013, contro il Cluj. Il ginocchio sinistro fa crac (lesione al collaterale del crociato anteriore), sette mesi fuori e un rientro con doppietta al Sassuolo. Poi un brutto guaio muscolare «da cui non sono più riuscito a riprendermi», ha ammesso di recente. Complice l’esplosione di Icardi, il finale di stagione è stato ai margini, con la beffa del rigore sbagliato contro il Bologna. Tanto il Principe potrà vivere di rendita".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 19 giugno 2014 alle 10:52 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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