Roberto Boninsegna ricorda attraverso il Corriere della Sera lo scomparso Gerd Muller. "Finalizzava molto il lavoro di squadra. Da vero centravanti viveva per il gol. Sapeva che prima o poi il suo marcatore avrebbe sbagliato qualcosa e lui era sempre veloce, e furbo, ad approfittarne. Nel Mondiale del 1974 io non ho giocato molto, nella formazione titolare c’era Chinaglia. Ho avuto modo di seguire Gerd e posso dirlo: era il centravanti perfetto. Quando sbagliavi una cosa, lui ti puniva. Era il classico giocatore d’area, viveva lì. Era il suo habitat naturale".

Racconta Boninsegna, di aver ritrovato Muller in alcune gare di beneficenza. "Ero sempre felice di incontrarlo. Purtroppo si comunicava poco, perché lui non parlava italiano, io non parlo tedesco. Comunicavamo con un po’ di inglese. Ma sono sempre rimasto in contatto con Karl-Heinze Rummenigge".
Sezione: Rassegna / Data: Mar 17 agosto 2021 alle 10:52
Autore: Redazione FcInterNews
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