Intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia, l'ex giocatore nerazzurro Nicola Ventola ha parlato alla vigilia di Inter-Lazio. Queste le sue parole riguardo la prossima sfida di campionato in programma al Meazza: "I nerazzurri non hanno continuità, sono discontinui. Come rosa secondo me è alla pari con la Lazio, ha il vantaggio di San Siro. La Lazio si sta riprendendo, Inzaghi è bravo. Il modulo è consolidato, sarà una partita non facile per gli uomini di Spalletti".

Ventola si sofferma poi sulla sua carriera da calciatore: "Arrivai all’Inter a 20 anni, ma avevo avuto anche offerte dalla Roma. Decisi di vestire nerazzurro, fu pazzesco arrivare e fare 5 gol in 5 partite: c’era un parco attaccanti pazzesco. L'unico mio rimpianto è non aver esordito in Nazionale". Sul campionato italiano: "Non mi permetto di giudicare la Serie A di adesso, ma per fare un gol ai miei tempi si faceva veramente fatica. C'era il Parma con Cannavaro e Thuram, Nesta alla Lazio, erano squadre con difese granitiche. Lo abbiamo visto anche con la Nazionale, c'è stato un calo con il finire di quelle generazioni. Stam faceva veramente paura, ma Nesta era il più forte. Ti anticipava, sapeva come muoversi. Stam era imponente fisicamente, Nesta più elegante. Anche Montero era difficile da affrontare. È un campionato oggi un po' meno tecnico ed è più semplice per gli attaccanti far gol".

Un aneddoto sul passato: "Vi racconto un brutto episodio. Con Baldini ho rotto il crociato a Bari ma poi ci chiarimmo. Quando dal Bari sono passato all’Inter, nel sottopassaggio mi minacciò. Andai a dire qualcosa a Simeone e Taribo West, Baldini dopo 45 minuti fu espulso. Io segnai. Simeone? Era un vero leader, sentiva emotivamente la partita in modo incredibile. Caricava la squadra a ogni gara, anche da allenatore riesce a tenere testa a tutti perché tira fuori sempre qualcosa in più dai suoi ragazzi".

VIDEO - E' LA FESTA DI MISS GAGLIARDINI: CANTI E BALLI PER ICARDI, KEITA, GAGLIARDINI E LAUTARO

Sezione: News / Data: Sab 30 marzo 2019 alle 11:38
Autore: Andrea Pontone / Twitter: @_AndreaPontone
vedi letture
Print