Il presidente del CONI Giovanni Malagò, intervenuto a margine del convegno 'Osservatorio valore sport' organizzato da The European House Ambrosetti, ha commentato quanto sta avvenendo in Lega Serie A con alcuni club che hanno votato per una Serie A a 18 squadre. "Oggettivamente non mi sembra che ci sia niente da stupirsi, anche negli anni passati c'è stata una contrapposizione-dialogo tra alcuni, non sempre tutti, grandi club e quelli che hanno esigenze diverse. È chiaro che ci sono delle dinamiche statutarie che non possono che essere rispettate, però non mi stupisco che ci siano dei soggetti che abbiano provato a ragionare in un modo diverso, così come capisco perfettamente gli interessi anche della maggioranza dei club, è molto semplice. Come se ne viene fuori, è tutta una partita all'interno del mondo del calci, sia sotto il profilo di quelle che sono le logiche che rappresentano la federazione con le componenti e quelle che sono le dinamiche, anche legate ai eventuali diritti di veto o meno. Ognuno di noi ha delle problematiche di politica sportiva e sicuramente questo non lo invidio".

Quanto al rischio di un terremoto istituzionale nel calcio, il presidente del CONI ha sottolineato che "c'è un fronte che rimane decisamente compatto a mantenere uno schema di campionato e di regole, e c'è qualcuno che cerca, nell'ottica di quelle che sono le dinamiche, di valorizzare più possibile l'importanza dei loro club. Sapete che io sono sempre stato, anche quando è nata l'idea della Superlega, totalmente un fautore che si dovesse rispettare e far privilegiare il diritto sportivo. Dopodiché è chiaro che questa è la solita partita, dal mio modesto punto di vista, che non deve portare ad avere dei vincitori al quadrato e degli sconfitti al quadrato", conclude il numero uno dello sport italiano. 

Sezione: News / Data: Lun 12 febbraio 2024 alle 22:35 / Fonte: ANSA-TMW
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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