Dopo l'approvazione della delibera sulla compravendita della Grande Funzione Urbana di San Siro con 24 voti favorevoli e 20 contrari, lo stadio Giuseppe Meazza e le aree limitrofe saranno di proprietà di Inter e Milan. A quanto pare però l'infinita discussione di Palazzo Marino andata in scena fino alle 4 circa di questa mattina non basta a fermare il Comitato Sì Meazza che non si dà per vinto come spiega il presidente, Luigi Corbani a Fanpage.it: "C'è un'infinità di punti sui quali basare un ricorso e lo stiamo preparando. Dobbiamo aspettare la pubblicazione del documento sull'Albo Pretorio per questioni amministrative, ma stiamo già predisponendo tutti i documenti" ha premesso.

"Il prezzo di vendita, gli sconti, la rateizzazione della spesa, le agevolazioni concesse, il rifacimento del tunnel Patroclo a scomputo dagli oneri di urbanizzazione...  - ha continuato Corbani tornando sulla stima di 197 milioni di euro fatta dall'Agenzia delle Entrate a proposito del valore dell'impianto -. In realtà solo di locazione fino al 30 giugno 2030 le squadre dovrebbero pagare 67,5 milioni. In pratica pagherebbero solo 5,5 milioni in più per portarsi via tutto. Il costo per il rifacimento del tunnel Patroclo verrà scalato dagli oneri di urbanizzazione anche se interessa solo a loro e funziona benissimo e gli hanno pure fatto lo sconto di altri 22 milioni di euro".

"L'unica promessa che è stata mantenuta è stata che la delibera non sarebbe stata emendabile, e infatti di 239 ne sono stati discussi solo 25 e ne sono stati approvati pochissimi - ha continuato prima di inveire ancora sul numero uno della città che avrebbe disatteso la promessa di promuovere un incontro tra club e Comitato -. Il sindaco Sala ci aveva promesso un incontro con i club e stiamo ancora aspettando. Abbiamo insistito per fare una gara internazionale dalla quale si potevano ricavare ben altre cifre, ma non è mai stata fatta".

"Stiamo valutando anche se fare ricorso alla Corte di giustizia dell'Unione europea per ‘aiuto di Stato illecito‘, perché secondo noi il Comune sta favorendo due società private che dovrebbero stare sul mercato, poi abbiamo presentato una memoria per l'esposto che avevamo già presentato alla Procura, dal quale aveva aperto un'indagine, e faremo la stessa cosa con la Corte dei Conti" ha infine concluso sperando nell'intervento del Tar quindi della sospensione immediata del provvedimento. 

Sezione: Copertina / Data: Mar 30 settembre 2025 alle 17:40
Autore: Egle Patanè
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