C'è chi, in momenti diversi della propria carriera, ha avuto l'opportunità di indossare le maglie di Inter e Slavia Praga. Ed è nella veste di doppio ex che Gianluca Litteri, oggi attaccante del Paternò in Serie D, presenta la sfida di questa sera ai microfoni di Tutto Mercato Web: "Sicuramente mi fa un bell'effetto perché sono due squadre che hanno rappresentato l'inizio della mia carriera. L'Inter per il percorso giovanile, lo Slavia è la squadra che mi ha permesso di approcciarmi al calcio professionistico. Della Repubblica Ceca conservo un gran ricordo, penso che sia una realtà stupenda per i giovani. Un solo anno lì? Avevo fatto la preparazione con la Primavera dell'Inter, poi mi chiamò lo Slavia e il primo mese fu quello dell'adattamento. Si giocava con un'altra intensità, il livello era chiaramente più alto. Mi hanno fatto subentrare in un paio di occasioni, poi alla terza partita gioco titolare e segno, contro il Sigma Olomouc. La partita successiva è col Vaslui in Coppa UEFA, gioco titolare ma dopo pochi minuti mi faccio male: rottura del crociato. Stagione compromessa".

Con l'Inter l'esordio non è mai arrivato
"Resta un cruccio per la mia carriera, ma sono dell'idea che se le cose devono arrivare arrivano. Altrimenti evidentemente non era destino".

Segui ancora l'Inter?
"Naturalmente simpatizzo per i nerazzurri, il legame resta ed è forte. Esperienza a livello giovanile bellissima, che consiglierei a tutti. Come realtà davvero troppo avanti, super organizzata. Pensa ai giovani talenti quando c'ero io: Balotelli, Santon, Destro".

Oggi il gioiello è Pio Esposito. Su di lui vengono riposte grandi speranze, anche per quel che riguarda la Nazionale
"Le qualità fisiche e tecniche per sfondare le ha. Sta dimostrando in campo il suo valore ed è bello che Chivu gli dia fiducia. Il consiglio che mi sento di dargli è di restare sereno. Ricordiamoci che è un 2006 e c'è ancora tanta strada da fare, quindi mi auguro che non gli si metta troppa pressione perché rischia di essere controproducente. Lasciamolo giocare sereno e il resto verrà da sé".

Nel tuo periodo alla Primavera, nella prima squadra dell'Inter giocava Christian Chivu. Oggi è lui l'allenatore dei nerazzurri
"Scelta sorprendente ma che ci può stare perché è un allenatore sì giovane ma con le idee chiare. Non ha un compito facile, perché Simone Inzaghi aveva creato un'isola felice. Resto fiducioso, la squadra è quella dello scorso anno con Akanji al posto di Pavard".

Sezione: News / Data: Mar 30 settembre 2025 alle 16:16
Autore: Christian Liotta
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