Sempre nel corso del suo intervento per 'Blickpunkt Sport' su BR24, l’ex amministratore delegato e oggi membro del consiglio di sorveglianza del Bayern Monaco Karl-Heinz Rummenigge ha lanciato un monito sul sistema dei trasferimenti e sugli squilibri generati dall’enorme potere finanziario della Premier League: "Non possiamo andare avanti con stipendi e costi trasferimenti che crescono senza sosta. In questo modo non si lavora in maniera seria. In Inghilterra ormai i club sono di proprietà di miliardari o addirittura di Stati, come Arabia Saudita e Qatar. E poi ti ritrovi a dover competere con queste realtà anche in Champions League”.

L'ex attaccante dell'Inter propone pertanto di rivedere le norme: “Bisogna abbassare il limite dal 70% al 60, meglio ancora al 55% delle entrate da destinare a stipendi e trasferimenti. Il calcio non può essere l’unica industria al mondo in cui si perdono sistematicamente soldi. Serve una soluzione condivisa, non possiamo continuare con la logica del ‘sempre di più’. I club, i giocatori e gli agenti devono sedersi insieme per discutere seriamente del futuro”. In conclusione Rummenigge avanza l'ipotesi che questa situazione possa trasformarsi in un boomerang anche per calciatori e procuratori: “Devono stare attenti a non costruirsi da soli una trappola. Se i soldi non ci sono, si cercano nuove competizioni o si allargano i calendari, ma questo non è sostenibile”.

Sezione: News / Data: Lun 29 settembre 2025 alle 20:55
Autore: Christian Liotta
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