I calciatori delle grandi squadre mondiali giocano troppe partite con periodi di riposo insufficienti tra una stagione e l’altra. Questo è il dato principale che emerge dall’ultimo studio sull’impatto sulla salute e sulle prestazioni dei giocatori condotto da FIFPro, il sindacato mondiale dei calciatori. Il rapporto annuale Player Workload Monitoring rivela che nessuno dei club che hanno partecipato al Mondiale per Club di quest’estate ha concesso ai propri giocatori i 28 giorni minimi di riposo raccomandati tra le stagioni, e la maggior parte ha iniziato la stagione senza il periodo di preparazione estiva minimo raccomandato, anch’esso di 28 giorni. Per fare un esempio, le due finaliste del torneo FIFA, Chelsea e Paris Saint-Germain, hanno concesso rispettivamente 20 e 22 giorni di riposo ai loro giocatori, seguiti da ritiri estivi di soli 13 e 7 giorni. 

Guardando invece il dato dei singoli giocatori, spicca quello del difensore dell'Inter Alessandro Bastoni: lui, così come Fabian Ruiz del Paris Saint-Germain e Federico Valverde del Real Madrid  hanno disputato più di 70 partite la scorsa stagione, mentre Kim del Bayern Monaco ha giocato 20 partite consecutive senza i cinque giorni di riposo raccomandati. "Per noi giocatori è vitale avere un periodo di recupero che permetta al corpo di adattarsi e ripartire – ha dichiarato Chris Wood, attaccante del Nottingham Forest e della Nuova Zelanda –. Vogliamo giocare più partite possibile, questo ci rende felici, ma dobbiamo assicurarci di prenderci cura del nostro corpo a lungo termine. Puoi reggere 50-60 partite l’anno per uno o due anni, ma dal terzo in poi iniziano i problemi. Serve almeno un mese di recupero, meglio sei settimane, ma con almeno quattro settimane puoi arrivare prontissimo alla stagione successiva". 

Sezione: News / Data: Mar 30 settembre 2025 alle 14:35
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
vedi letture
Print