"Sensazioni positive, chi ama il calcio vuole giocare e veder giocare a pallone. Dopo un rodaggio iniziale, il livello delle partite si sta alzando, fra poco torneremo a vedere uno spettacolo straordinario". Lo dice Gabriele Gravina, presidente della Figc, nell'intervista concessa a La Gazzetta del Mezzogiorno.

Ha mai pensato che non si potesse riprendere?
"Sono un ottimista di natura. Nei giorni in cui la Francia ha decretato lo stop però ho temuto che anche il nostro Governo potesse andare verso quella direzione. Grazie al contributo di tutti non è stato così".

Si è emozionato guardando la prima partita?
"Dopo mesi di dolori e di sofferenza per l’Italia, l’emozione più grande l’ho provata durante il minuto di silenzio in Coppa Italia e nella prima giornata alla ripresa del campionato. Quello che è successo ha scosso nell’intimo tutti gli italiani".

Il pubblico assente è un limite per uno sport come il calcio: margini per la riapertura degli stadi?
"Siamo legati all’andamento dell’epidemia e alle decisioni degli esperti del CTS. Quando ci daranno il via libera ci faremo trovare pronti con una quota percentuale di ingressi che consentirà di assistere all’evento in sicurezza: il pubblico è l’anima di questo sport".

La Federazione ha salvato la stagione in corso, ma come si ripartirà per quella ventura? La data del 12 settembre è praticabile e consentirebbe di mantenere i format tradizionali oppure bisognerà studiare formule nuove?
"Sarà una stagione molto congestionata, ma se si partisse intorno alla metà di settembre non ci sarebbero problemi. Altrimenti ci faremo trovare pronti con soluzioni alternative".

Si riuscirà a disputare l’Europeo itinerante nell’estate del 2021, con Roma tra le città protagoniste?
"Tutta Europa aspetta con ansia di sconfiggere definitivamente il virus. L’Europeo deve essere una festa dello sport e lo sarà".

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Sezione: News / Data: Lun 29 giugno 2020 alle 14:33
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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