La Serie A vale oltre tre miliardi di euro, anche se i debiti gravano sempre più le società che ne fanno parte. Questi i dati principali emersi da ReportCalcio 2011, un’analisi statistico-economica sul calcio italiano realizzata da PwC in collaborazione con Arel e Federazione Italiana Giuoco Calcio e presentata questa mattina a Roma, presso Palazzo Altieri. Durante la presentazione è emerso che il valore patrimoniale della Serie A al termine della stagione sportiva 2009-2010 è pari a €3.036 milioni.

I debiti rappresentano mediamente più dei tre quarti (76%) delle passività delle società di Serie A. Nell’ultima stagione sono aumentati di €221milioni (+10,5% rispetto alla stagione 2008-2009). Nel 2009-2010 si è registrato un calo dell’11,9% dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori (€865milioni) rispetto ai valori osservati nella stagione 2008-2009 (€982milioni), ma un aumento del 18,8% se confrontato con i valori osservati nella stagione 2007-2008). Per la prima volta nella storia del calcio italiano, però, la Serie A nella stagione sportiva 2009-2010 ha sfondato il tetto dei 2 miliardi di Valore della produzione registrando un incremento di €223milioni rispetto alla stagione precedente (+11,9%). Per quel che riguarda i diritti televisivi questi incidono per il 48%, con il valore assoluto in aumento, ma con una incidenza percentuale in diminuzione di 4 punti rispetto al 2008-2009. Il 2009-2010 si conferma per la Serie A la stagione boom per quel che riguarda le plusvalenze per cessioni calciatori (18% del fatturato), grazie soprattutto al trasferimento di Ibrahimovic al Barcellona da parte dell’Inter (€54 milioni) e di Kakà al Real Madrid da parte del Milan (€63,7milioni).


 

Sezione: News / Data: Mer 25 maggio 2011 alle 15:44 / Fonte: Teleborsa
Autore: Christian Liotta
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