Intervistato da La Nuova Sardegna in veste di doppio ex di Cagliari e Inter, avversari domenica a San Siro, Roberto Boninsegna ha ricordato la storia dei suoi trasferimenti da Milano nell'Isola e viceversa: "Il Cagliari pagò 80 milioni per il mio cartellino. Ma dopo il secondo posto in campionato, la società decise di cedermi. Io stavo bene a Cagliari e anche mia moglie, con la quale ero sposato da appena un anno. Abitavamo in via Salaris. Cedettero me perché Riva non voleva andare via. Alla fine dissi di sì, ma solo se fossi tornato all’Inter. La trattativa andò in porto per 600 milioni più i cartellini di Domenghini, Poli e Gori. In pratica ho contribuito a costruire la squadra dello scudetto, rifacendomi l’anno dopo. All’Inter vinsi il campionato e la classifica cannonieri con 24 reti".

Passando alla stretta attualità, Bonimba si concentra sul testa-coda di domenica a pranzo, un match non così sbilanciato a suo vedere: "Non credo che il risultato sia scontato - le sue parole -. I rossoblù sono un’ottima squadra ma commettono errori incredibili in fase difensiva. Eppure in rosa hanno giocatori importanti come Nainggolan, Nandez, Godin e Joao Pedro. Salvezza? Non ho la sfera di cristallo ma con nove partite da giocare, possono farcela. È vero che il Torino ha una gara in meno, però non credo farà punti a Roma contro la Lazio. Il Cagliari deve provare a portare a casa punti ovunque, anche domenica con l’Inter". 

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Sezione: News / Data: Gio 08 aprile 2021 alle 17:18
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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