La rivoluzione thohiriana entra nel vivo. La stessa rivoluzione iniziata con l'allontanamento di Marco Branca e proseguita con il 'ridimensionamento' di Javier Zanetti, oggi è proseguita con la rivisitazione dell'organigramma, finalmente a immagine e somiglianza del presidente nerazzurro. Erick Thohir, infatti, oggi ha ufficializzato la nomina di Michael Williamson come Direttore dell'Area Amministrazione, Finanza e Controllo all'Inter. Il neo dirigente nerazzurro arriverà in nerazzurro ai primi di marzo, lasciando il D.C. United, altro club di proprietà del tycoon e con cui l'Inter ha instaurato una partnership strategica. Una figura che mancava nell'organigramma nerazzurro, una figura che l'imprenditore indonesiano ha voluto con forza. E a voluto che a ricoprirla fosse proprio Williamson, "che ha una grande esperienza in termini di finanza legata allo sport, per l'etica e l'integrità che caratterizzano il suo lavoro, non è secondo a nessuno, è un professionista capace, in grado di recepire gli obiettivi che ci proponiamo e come raggiungerli".

Williamson viene da 7 anni di onorata carriera in Major League Soccer, al DC United, dove ha operato prima come direttore finanziario e dal 2013 come direttore operativo. Ha gestito ogni iniziativa del club, inclusa la supervisione delle attività legate alla costruzione del nuovo stadio della squadra statunitense. Insomma, proprio quella figura manageriale di cui il club aveva più bisogno. Il nuovo organigramma ha sancito anche l'ingresso nel Consiglio d'Amministrazione nerazzurro di Grant Ferguson, nuovo membro annunciato dallo stesso Thohir nella sua ultima apparizione italiana. C'è spazio anche per una piccola rivoluzione femminile: Milly Moratti, moglie di Massimo e presenza costante nel mondo nerazzurro, lascia infatti lo storico ma forse 'vuoto' ruolo di direttore artistico per andarne a ricoprire un altro certamente più importante, almeno nel nome: farà parte dell'Advisory Board insieme all'altra new entry Nicola Volpi. 

Ed è triste che proprio in questa atmosfera di rinnovamento e novità ci sia sempre meno posto per l'usato sicuro. Walter Mazzarri oggi si è esposto, facendo capire di non ritenere indispensabile la vecchia guardia nerazzurra composta da Javier Zanetti e da Esteban Cambiasso. Anche la suggestione che porta a Samuel Eto'o appare per lo più irrealizzabile all'atto pratico. La nuova Inter non può farsi sedurre dalla gratitudine. La nuova Inter deve diventare una macchina capace di produrre utili e di generare introiti sufficienti per permettere l'autofinanziamento. La nuova Inter deve conquistare nuovi mercati e per farlo non può prescindere dai grandi palcoscenici. E anche per questo è indispensabile rinnovare, anche a costo di addii dolorosi.

Per motivi personali, questo sarà l'ultimo numero di "Vita da Monella". Ringrazio chi mi ha seguito con stima e affetto. Vi lascio in ottime mani.

Sezione: La Rubrica / Data: Sab 01 marzo 2014 alle 00:30
Autore: Alessandra Stefanelli / Twitter: @Alestefanelli87
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