Marco Baroni si presenta nella sala conferenze di San Siro per analizzare il pari strappato dalla Lazio sul campo dell'Inter. Un punto che arriva dopo che i biancocelesti hanno reagito a due situazioni di svantaggio che il tecnico commenta così: 

Ci fa una vlutazione sugli epidosi arbitrali? Cosa è successo con Inzaghi?
"Mi dispiace per l'espulsione mia e di Simone, che considero un allenatore pazzesco che sta facendo qualcosa di straordinario. Ho visto tutta la panchina (dell'Inter, ndr) che si è alzata e ho semplicemente detto che non si fa. E' stata frettolosa l'espulsione per entrambi, non la meritavamo. Poi io e Simone abbiamo visto la gara fuori insieme". 

Campionato dei grandi rimpianti?
"Se dai tutto quello che hai, difficilmente poi hai i rimpianti. C'è ancora una gara da vincere, poi vediamo cosa succede. Sono convinto che tutti avremo sfide complicate, ma questo non toglierà niente al percorso. Ho detto bravi ai ragazzi perché hanno giocato contro un'Inter che ha tutto, qualità e struttura. Abbiamo fatto una grande partita di spessore tecnico e mentale; siamo andati due volte sotto immeritatamente. Nel primo tempo abbiamo sbagliato 2-3 rifiniture facili, oltre al gol con Isaksen". 

Se non ci fosse stato Pedro?
"Cosa vuol dire? Io non lo so... Fino a domenica scorsa eravamo il terzo miglior attacco in Serie A. Pedro era 'scivolato' fuori, io l'ho ripreso e l'ho messo al centro del progetto. E' uno che dà tutto, è un modello di professionalità. L'unica cosa che andava fatta era metterlo al centro del progetto. Per spiegarvi la sua grandezza: stasera doveva partire titolare ma aveva un problema a un tendine e ha capito che sarebbe stato meglio entrare a partita in corso". 

Lei dovrà chiarire qualcosa a fine stagione con la società?
"L'elmetto io lo metto sempre (ride, ndr). Gli obiettivi non cambiano se la palla è in movimento, si lavora forte e basta. La mia concentrazione è rivolta solo alla squadra. Io non celebro me stesso, non porto i dati per difendere me ma il lavoro della mia squadra. Noi sapevamo che c'è stato un cambiamento importanto, l'ha detto anche la società. Abbiamo bisogno di migliorare la squadra e di creare un'identità forte"-

Quanto la fanno arrabbiare i due gol subiti su palla inattiva?
"Noi abbiamo condotto una partita in maniera importante. Tutte le squadre patiscono l'Inter, hanno giocatori alti due metri e gente che sa mettere bene il pallone in area".

Ti aspetti questo percorso di carriera?
"Io ho salvato il Verona con le idee. Se vi ricordate l'ultima giornata con l'Inter, l'abbiamo aggredita da tutte le parti. Ho avuto una grande opportunità, ringrazierò sempre il presidente e il direttore sportivo. Io do e sto dando tutto me stesso, insieme al mio staff". 

L'obiettivo era migliorare la classifica dell'anno scorso, ma ci sono rimpianti?
"E' un campionato livellato verso l'alto, ma non voglio guardare la media punti. Io guardo il percorso della squadra, a me interessa questo. Noi vogliamo crederci fino alla fine". 
 

Sezione: L'avversario / Data: Dom 18 maggio 2025 alle 23:52 / Fonte: dall'inviato a San Siro
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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