Ha il volto di chi non sa come giustificarsi Eusebio Di Francesco quando si presenta in sala confenze al Mapei Stadium per rispondere alle domande dei giornalisti, tra cui l'inviato di FcInterNews.it. Ecco le sue parole dopo il pesante k.o. Interno contro l'Inter:

Mister, la squadra non l'ha convinta nella prestazione?
"Devo dire che è inadeguata come prestazione, come atteggiamento, come cose in campo. Ma mi prendo le responsabilità, tutto questo è inaccettabile per me".

Dopo il gol di Palacio la squadra è andata in soggezione?
"Per me lo era già dai primi minuti, perché vedevo una squadra impaurita. In Serie A ci siamo andati facendo un gran calcio. Ora vedo paura, e questa paura va tolta perché certe gare vanno affrontate con sicurezza. Io voglio una squadra combattiva come me, chi non combatte sta a casa. D'ora in poi cambia qualcosa, qui c'è da sentirsi adeguati, e io mi sento tale".

Rifarebbe Zaza per Chibsah?
"Con Zaza abbiamo avuto qualcosa di più, però prendendone sette siamo stati anche fortunati. Bisogna lavorare su molti aspetti".

FcInterNews chiede: mercoledì andate a Napoli. In questi tre giorni su cosa bisogna lavorare principalmente, dopo una sconfitta sconvolgente per i suoi giocatori?
"Siamo tutti sconvolti e increduli per questa situazione, ma bisogna ricreare quella serenità e quella voglia di lottare e fare risultato. Giocatori così non possono non avere voglia di correre, questo l'ho visto in pochi o in nessuno. Su questo ci dobbiamo lavorare, io per primo".

Bisogna capire che è cambiata la categoria?
"Sì e per capirlo bisogna fare una cosa: i numeri non servono, prima servono cuore, forza, carattere. Se non lo capiamo è dura. Se lo facciamo poi si può perdere con una squadra forte come l'Inter, però il divario non sarebbe questo".

La paura è dettata dal fatto che qualche giocatore si senta inadeguato?
"Chi lo pensa non è adatto alla categoria. Se io penso di essere inferiore a qualcuno come giocatore, penso di metterla sul piano differente, se no non va".

Si sente in discussione?
"E' legittimo chiederlo. Dobbiamo trasformare questa paura in determinazione, poi io non sono uno abituato a mollare. Non sto avendo soddisfazioni, ma so che lavoro sto facendo".

Quale piano bisogna sviluppare per quei giocatori che si sentono inadeguati?
"Quello psico-fisico. Se vanno 10 volte più piano degli altri non va bene, ma abbiamo fatto dei test importanti al Centro Mapei. Poi posso capire che Schelotto e Floro Flores non siano ancora al top, però gli altri hanno dato risultati eccellenti. Quindi deduco che la cosa che manca è un'altra. La squadra è apparsa scarica, e non può succedere. Poi ci sono stati anche errori tattici".

Rispetto al gioco dell'anno scorso, è mancato davvero molto spirito.
"Dico che quest'anno abbiamo inserito molti giocatori. Però questo lavoro lo abbiamo impostato prima del match di Verona, ma io oggi non ho visto niente. E uno 0-7 è difficile da spiegare, dobbiamo ripartire, i discorsi stanno a zero. Mercoledì abbiamo la fortuna di rigiocare e dimostrare che questo non è il mio Sassuolo".

Lo stesso tipo di mentalità impostata in B, avendo un livello di campionato più alto, è difficile da riproporre?
"Beh, non abbiamo preso su gol su difesa schierata. Ho messo un centrocampista in più per dare sostanza, con le tre punte ho perso con meno margine, forse è meglio schierare più punte".

Sezione: L'avversario / Data: Dom 22 settembre 2013 alle 15:15 / Fonte: Dall'inviato a Reggio Emilia Christian Liotta
Autore: Redazione FcInterNews / Twitter: @FcInterNewsIt
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