Un'operazione che ha stupito tanti, ma non tutti. Perché il mercato non è solo fatto di sensazioni immediate, ma anche di sguardi al futuro. Perché l'Inter ha ceduto Thiago Motta, un giocatore definito dallo stesso Ranieri 'unico e imprescindibile'? Non è un mistero, anzi. La situazione va spiegata perché intricata, ma utile a comprendere una trattativa andata in porto con il Paris Saint-Germain per forza di cose, per tasselli da incastrare. L'idea di far varare l'assalto a Thiago Motta è partita direttamente da Leonardo: il megadirettore del PSG ha accolto la richiesta di Ancelotti di portare all'ombra della Tour un regista e ha subito pensato al suo amico Thiago. Telefonata, sorrisi tra vecchi amici, voglia di nuova esperienza. Il tutto in contemporanea ad un rilancio totale delle prestazioni di Motta con l'Inter, che improvvisamente diventa un cardine della mediana. Nel momento sbagliato.

Già, perché Leonardo aveva già deciso di tentarle tutte pur di portarlo a Parigi per un contratto nuovo e ambizioni totali, puntando sulla volontà del giocatore che ha accettato subito e premuto per volare in Francia. Insomma, Thiago ha voluto il Saint-Germain sin da subito e non ne ha fatto mistero, ne ha parlato immediatamente con Massimo Moratti e Claudio Ranieri. La storia che non si sia sentito importante decantata dai procuratori combacia alla perfezione e fa capire la chiave di volta del trasferimento: l'italo-brasiliano era in scadenza a giugno 2013 con l'Inter e per il rinnovo non c'era stato alcun contatto, dunque Thiago entrava in posizione di forza e il PSG impugnava il coltello dalla parte del manico. E qui c'è la svolta, perché l'Inter di adeguare il contratto subito a Motta oltre il 2013 - quindi oltre i 31 anni - su cifre comunque intorno ai 3.5 milioni non ne aveva alcuna intenzione, o meglio, non voleva discuterne subito per rispetto anche verso altri giocatori con cui sono stati rimandati i discorsi di rinnovi tra febbraio e marzo.

E allora, con Thiago che spingeva per Parigi, la cessione è diventata inevitabile. E capire perché è molto semplice: il Paris Saint-Germain ha offerto 8 milioni prima e ieri è arrivato a 10, ma l'Inter ha detto sì perché si era ritrovata con un Thiago Motta assolutamente scontento e volenteroso di partire alla volta del Paris e una situazione scomoda anche dal punto di vista contrattuale, in quanto l'affare se non subito si sarebbe di certo fatto a giugno ma a condizioni economiche molto differenti, perché il PSG avrebbe potuto 'giocare' su un Motta già 'separato in casa' da subito, quindi meno utilizzato e verosimilmente svalutato già in parte, e quindi ancor meno valutato perché a giugno con la scadenza esatta del contratto un anno dopo e il giocatore arrabbiato perché volenteroso di andare a Parigi da gennaio la potenza di operare del Paris sarebbe diventata totale. Si rischiava quindi di essere obbligati a cedere Thiago in estate magari a 5 milioni e di tenerselo adesso con un broncio che ad Appiano si era praticamente palesato. Insomma, Motta è voluto andare, l'Inter non ha voluto fare figli e figliastri e ha incassato soldi freschi tagliando un altro ingaggio importante compiendo comunque una buona operazione di mercato evitando invece un flop estivo praticamente annunciato. Adieu, Thiago. Ma l'hai voluto tu...

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 01 febbraio 2012 alle 01:44
Autore: Fabrizio Romano
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