I tre punti di Cesena hanno restituito un po' di morale e una classifica leggermente più gradevole. Non certo il massimo, ma si sa: in momenti di carestia... L'Inter adesso si trova dinanzi a un bivio: vincere con la Sampdoria e svoltare oppure non fare bottino pieno e proseguire la stagione nel solco della mediocrità. I tre punti contro i blucerchiati vorrebbero dire accorciare verso l'alto e riacquistare certezze perdute.

LA TATTICA – Mazzarri continua a navigare a vista, in considerazione di un'infermeria mai così affollata da quando il tecnico toscano siede sulla panchina interista. Anche con la Sampdoria saranno sei le pedine che mancheranno all'appello: Jonathan, D'Ambrosio, Nagatomo, M'Vila, Guarin e Osvaldo. Problemi sugli esterni, in mezzo e in attacco, dove le scelte sono obbligate. Resta un ballottaggio Mbaye-Obi, con il primo favorito visto che il nigeriano è uscito esausto dalla trasferta del Manuzzi. Per il resto, dietro torna Vidic, dopo il turno di risposo di domenica. Convocati anche Donkor, Camara, Puscas e Bonazzoli.

GLI AVVERSARI – La Samp arriva al Meazza col vento in poppa e un carico di entusiasmo, dettato sia dalla classifica che dall'ultima prestazione. Lo 0-0 imposto alla Roma è una sorta di certificato: si fa sul serio. Mihajlovic intende fare bella figura davanti al suo ex pubblico e, chissà, forse anche quello futuro (dicitur). Anche per questo poco spazio al turnover. Ancora senza Silvestre, il serbo va verso la conferma dell'undici che ha bloccato Garcia. Occhio a Cacciatore, tornato dalla squalifica.

I PERICOLI – Oggi un po' tutti fanno paura a quest'Inter. Gabbiadini fin qui è stato autore di un campionato ottimo, al pari di Okaka. Da tenere d'occhio anche gli inserimenti di Soriano e il calcio potente di Palombo e Obiang. Chi può dare tanto fastidio è Eder, un attaccante con caratteristiche particolarmente nocive per la difesa nerazzurra.

DOVE COLPIRE – Pochissimi i gol subiti dalla Samp fin qui e il motivo è semplice: Mihajlovic ha trovato subito l'equilibrio giusto, garantendo alla retroguardia un filtro determinante per non andare in affanno. La stessa Roma si è trovata davanti un muro munitissimo che non è riuscita a infrangere. La chiave per mandare in tilt il pacchetto arretrato del serbo potrebbero esserei cambi di gioco veloci: allargando il campo e costringendo a uno scivolamento continuo dei tre centrocampisti, i nerazzurri potrebbero trovare i varchi giusti per far male a Romero.

OCCHI PUNTATI SU... – Juan Jesus. Per l'Inter si prospetta una partita di estrema difficoltà, visto il momento e l'avversario. Fondamentale sarà recuperare le certezze difensive e, in tal senso, particolare attenzione va posta sulla prestazione di Juan Jesus. Il brasiliano si troverà di fronte avversari pericolosissimi: arginare la forza d'urto della Samp e ripartire in rapidità potrebbe segnare la svolta del match. E, chissà, magari della stagione.

 

PROBABILI FORMAZIONI:

INTER (3-5-2): Handanovic; Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Mbaye, Hernanes, Medel, Kovacic, Dodò; Palacio, Icardi.
Panchina: Carrizo, Berni, Andreolli, Campagnaro, Donkor, Krhin, Kuzmanovic, Obi, Camara, Puscas, Bonazzoli.
Allenatore: Mazzarri.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Jonathan, Nagatomo, D'Ambrosio, Osvaldo, Guarin, M'Vila.

SAMPDORIA (4-3-3): Romero; De Silvestri, Gastaldello, Romagnoli, Regini; Obiang, Palombo, Soriano; Gabbiadini, Okaka, Eder.
Panchina: Da Costa, Massolo, Fornasier, Cacciatore, Mesbah, Duncan, Marchionni, Rizzo, Sansone, Wszolek, Fedato, Bergessio.
Allenatore: Mihajlovic.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Silvestre, Krsticic, Viviano, De Vitis.

ARBITRO: Russo.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 29 ottobre 2014 alle 08:14
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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