ll ritorno 'a riveder le stelle' poteva essere più dolce per l'Inter di Luciano Spalletti. La squadra nerazzurra, inserita in quarta fascia, è capitata nel Gruppo B, insieme a Barcellona, Tottenham e PSV Eindhoven.
Ecco la presentazione degli avversari sorteggiati nell'urna di Montecarlo.
- BARCELONA -
I campioni di Spagna in carica sono alla ricerca di rivalsa dopo l’uscita rocambolesca dello scorso anno. La rimonta subita all’Olimpico dalla Roma, nei quarti dell’ultima edizione, chiede vendetta. Valverde ha dimostrato di saper gestire al meglio i suoi uomini, dosandone le energie nel lungo periodo. In blaugrana, l’Inter ritroverà due giocatori inseguiti in questa sessione di mercato, e poi sfumati all’ultimo, quali Arturo Vidal e Malcom, che hanno scelto poi il Camp Nou, oltre a due ex come Coutinho e Rafinha. Quest'ultimo, per 6 mesi in prestito all’Inter, è stato autore della cavalcata al quarto posto nella stagione scorsa e non è ancora sicuro di restare in Catalogna.
I precedenti tra le due squadre non mancano. Sono 6 in tutto le volte che Inter e Barcellona si sono affrontate nella massima competizione europea. Gli ultimi due faccia a faccia faranno di sicuro sorridere i tifosi nerazzurri: si tratta del doppio incontro della semifinale 2010, quella che aprì all’Inter la strada per la finale di Madrid poi vinta contro il Bayern Monaco.
LA STELLA
Passano gli anni, ma il Barcellona rimane sempre legato alla figura di Leo Messi. Dopo una stagione ricca di delusioni, tra Champions League e Mondiale, la Pulce ha tanta voglia di riscatto. A dimostrarlo, l’inizio di questa nuova annata: doppietta all’Alaves, assist nella finale di Supercoppa di Spagna. Tre partite giocate, tre vittorie. Tanto per far capire quale deve essere il ritmo del suo Barca.
IL PUNTO DI FORZA
Il possesso palla. Il Barcellona non è più quello di Pep Guardiola e del tiqui-taca, ma i giocatori in casa blu y roja continuano a fare di circolazione del pallone e gioco a terra i cardini del proprio gioco. In mezzo al campo, partito Iniesta, è Rakitic a dettare le geometrie, al fianco del metronomo Busquets. Nel 4-4-2 di Valverde, due esterni veloci come Coutinho e Dembelé (con Malcom come alternativa) possono creare scompiglio sulle fasce. Davanti il tandem offensivo sudamericano, Suarez-Messi, 76 gol in due lo scorso anno. In alternativa, il Barcellona può presentarsi con un 4-3-3, grazie alla duttilità di Coutinho, adattabile a interno di metà campo.
IL PUNTO DEBOLE
Il reparto difensivo sembra dare meno certezze a Ernesto Valverde. La coppia centrale è formata da due difensori fisici come Umtiti e Piqué, che potrebbero andare in difficoltà se sfidati in velocità. Altra zona vulnerabile è la fascia destra, dove Sergi Roberto e Semedo spesso e volentieri lasciano spazi ghiotti agli avversari.
FORMAZIONE TIPO
4-4-2: Ter Stegen; Sergi Roberto, Piqué, Umtiti, Jordi Alba; Coutinho, Busquets, Rakitic, Dembelé; Messi, Suarez.
- TOTTENHAM -
Gli Spurs sono alla terza partecipazione consecutiva in UEFA Champions League. Lo scorso anno il cammino europeo degli uomini di Pochettino si chiuse agli ottavi di finale per mano di un’altra formazione italiana, la Juventus di Massimiliano Allegri. Ora, con un anno in più sulle spalle, la giovane formazione inglese vuole togliersi qualche soddisfazione anche in campo internazionale.
Quattro precedenti tra le due squadre, solo 2 sul palcoscenico più importante a livello europeo. Nel 2010/11, anno post-Triplete, l’Inter affrontò nella fase a gironi il Tottenham, vincendo per 4-3 a San Siro, per poi essere sconfitta per 3-1 nel vecchio White Hart Lane.
LA STELLA
Il trascinatore, a suon di gol, della squadra londinese è Harry Kane. L’attaccante inglese ha realizzato 41 gol lo scorso anno, mostrando una crescita esponenziale stagione dopo stagione. Si proporrà un interessante duello tra lui e Mauro Icardi. Entrambi classe ’93, hanno due stili di gioco diversi, accomunati da un unico fattore comune: vedere la porta come nessuno alla loro età.
IL PUNTO DI FORZA
Il gioco veloce del Tottenham ha fatto diverse vittime in questi anni. Ultima, in ordine di tempo, il Manchester United, sconfitto 3-0 a domicilio lunedì sera. Il merito dell’efficacia di questi schemi – che vertono sull’attaccare la profondità e sullo sfruttare al massimo tutti gli spazi – è da ricercare, oltre nella mobilità di Harry Kane, nel suo supporting cast. Dele Alli ha infranto diversi record di precocità per la Premier League e dopo un Mondiale in chiaroscuro cerca la conferma che gli spetta a livello europeo. Christian Eriksen, fortemente voluto da Florentino Perez, è rimasto a Londra, con il desiderio di far bene agli ordini di Pochettino. Il tecnico piemontese ha saputo far ambientare nel calcio del vecchio continente un giocatore come Lucas Moura, che calza a pennello nel suo gioco veloce e dinamico.
IL PUNTO DEBOLE
L’inesperienza. Negli ultimi 3 anni, come detto, il Tottenham si è sempre qualificato alla fase a gironi di Champions League, e in questo triennio vanta come miglior risultato gli ottavi della scorsa stagione. Poi due uscite ai gironi. Pochettino, capace di creare una squadra a sua immagine e somiglianza, deve ora far fare ai suoi uomini quel salto in più. Ovvero, lo step che fa passare una squadra da bella e incostante a bella e vincente.
FORMAZIONE TIPO:
4-2-3-1: Lloris; Trippier, Alderweireld, Vertonghen, Davies; Dier, Dembelé; Lucas Moura, Alli, Eriksen; Kane.
- PSV EINDHOVEN -
Terzo anno di fila alla fase a gironi di Champions League anche per la squadra di Eindhoven. Il PSV ha strappato il pass battendo ai playoff il BATE Borisov. Per gli uomini di Mark Van Bommel l’imperativo è fare meglio di una stagione fa, quando gli olandesi chiusero ultimi nel raggruppamento formato da Bayern Monaco, Atletico Madrid e Rostov.
Solo due i precedenti europei tra le due squadre. Nella fase a gironi della Champions League 2007/08, l’Inter sconfisse sia all’andata sia al ritorno i biancorossi.
LA STELLA
Nonostante la giovane età, Steven Bergwijn può essere visto come un uomo chiave della squadra di Van Bommel. Classe ’97, ha già dimostrato importanti doti in dribbling e progressione palla al piede. Va citato anche Hirving Lozano, alla ricerca della definitiva consacrazione dopo un Mondiale che gli ha fatto guadagnare diversi estimatori in giro per il globo: proprio lui è forse l'arma più affilata di Van Bommel.
IL PUNTO DI FORZA
Visti i due uomini chiave, è facilmente intuibile come il PSV prediliga il gioco sugli esterni. Nel 4-3-3 degli olandesi, Bergwijn sulla destra e Lozano sulla corsia opposta rappresentano due insidie temibili per qualsiasi difesa. L’alfiere centrale, poi, è Luuk De Jong, centravanti che conosce bene l’Inter, avendoci giocato contro ai tempi del Twente (Champions League 2010/11).
IL PUNTO DEBOLE
La fase difensiva. La retroguardia di Van Bommel manca di un leader a cui poter affidare il reparto. Lo stesso Viergever, elemento di maggiore esperienza su campi di un certo livello, si è dimostrato spesso e volentieri inadeguato su palcoscenici importanti.
FORMAZIONE TIPO:
4-3-3: Zoet; Dumfries, Schwaab, Viergever, Angeliño; Hendrix, Pereiro, Rosario; Bergwijn, De Jong, Lozano.
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