Ecco le parole di Josè Mourinho a Sky Sport dopo la bella Inter che ha sconfitto il Cska Mosca: “Il primo tempo me lo aspettavo: loro erano chiusi, organizzati, noi con qualche difficoltà. Immaginavo che nei secondi 45’ con più intensità sarebbe arrivato il gol. Se mi avessero detto prima della partita che finiva 1-0 avrei firmato, però adesso non sono felice: potevamo vincere di molti più gol, abbiamo avuto molte opportunità, e andremo a Mosca con un 1-0 che non ci dà una grossa tranquillità. Al ritorno, loro perderanno Krasic: si adatteranno diversamente, li studieremo. Vediamo, vediamo cosa succede sabato per noi: a Mosca avremo un Motta ed un Lucio in più. Ripeto, quest’anno non abbiamo mai avuto paura, abbiamo sempre giocato offensivi e da padroni del campo: loro dovranno segnare, così noi potremo fare la nostra gara d’attacco come sempre. Anche oggi abbiamo dimostrato di essere finalmente preparati a livello psicologico, l'Inter ha dimostrato di essere cambiata, quindi andiamo a Mosca sereni, perché dopo questo primo tempo siamo in vantaggio e siamo psicologicamente pronti. Noi abbiamo pressato tantissimo, alto, e loro non hanno avuto la condizione per passare in avanti: i miei centrocampisti hanno fatto un ottimo lavoro. Nel secondo tempo poteva finire davvero 2-0 o 3-0 per noi, comunque questa partenza è stata ottima.

Non ho fatto praticamente cambi? È vero, non li ho fatti, perché non avevo bisogno di migliorare nulla, i miei andavano benissimo così, a parte qualche difficoltà nel primo tempo, quando abbiamo sbagliato qualche passaggio, ma nel secondo tempo poi abbiamo dominato. Il pubblico? Hanno risposto sempre molto bene con noi, sia dalla prima partita col Barça fino a questa. Li abbiamo spinti noi nel secondo tempo, era impossibile per qualsiasi tifoso stare fermo in 45 minuti così: siamo stati ottimi, e loro hanno risposto bene, quel gioco a loro ovviamente piace. Se ci adatteremo al sintetico di Mosca? Non abbiamo tempo, si gioca ogni tre giorni. Solo i tre portieri si eserciteranno, gli altri no.

Il nostro gioco a tre? E’ vero che può portare stanchezza, ma tra arrivare sotto porta stanchi e non arrivarci proprio, preferiamo essere offensivi". Poi, fatidiche domande su Balotelli: "La mia posizione? Attenti, la posizione non è mia: in questo sbagliate. La posizione è della società, sono l’allenatore dell’Inter: non è una questione allenatore-giocatore, ma società-giocatore. Se vuole tornare a giocare, è una decisione sua. Cosa deve dire se vuole tornare in campo? Lo sa lui cosa dire, non ve lo dico. Eto’o ieri aveva ragione: la squadra è più importante di un giocatore, e abbiamo visto che reazione abbiamo avuto. Spero che si parlerà di questi ragazzi splendidi che hanno giocato e non di chi stava fuori. Col Bologna potrebbe essere utile? Certo, tutti sono utili, ma la squadra è più importante di un giocatore: non abbiamo mai pianto per un’assenza, non lo faremo ora. Penso che non lo convocherò, ma dipende da lui. Mi hanno detto che quando abbiamo segnato è stato 'freddo', ma se lui non esulta quando segna perchè dovrebbe farlo quando realizzano un gol i compagni...?", ha concluso JM.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 31 marzo 2010 alle 23:11 / Fonte: Sky Sport - Inter.it - FcInterNews.it
Autore: Fabrizio Romano
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