Vigilia di Inter-Juventus e consueta conferenza per il tecnico nerazzurro Walter Mazzarri, che incontra i giornalisti nella sala stampa dello stadio Giuseppe Meazza a poche ore dalla grande sfida contro i bianconeri di Antonio Conte. FcInterNews.it, presente coi propri inviati, vi riporta le sue parole.
Capita che per preparare Inter-Juve ci sia un solo allenamento col gruppo al completo.
"Mi venisse da dire qualsiasi cosa sembrerebbe un alibi, quindi non commento. Nei limiti del possibile cercherò di dare gli input ai miei giocatori per fare una bella gara".
Che significato ha Inter-Juve? E che messaggio hai dato ai giocatori?
"Ieri sono rientrati gli ultimi giocatori dalle Nazionali e quindi non ho potuto fare un discorso come si deve a tutti, mi sono raccomandato che fossero lucidi per oggi e recettivi per quello che dirò. Poi cercheremo di guardare le prestazioni e correggere. Quello che ho fatto con quelli più lucidi è stato correggere gli errori di Catania, dove sono stati loro ad avere la prima occasione. Bisogna essere attenti dal primo minuto. Questo dà l'idea di quello che dirò ai ragazzi oggi, ovvero di guardare noi stessi. Se noi stiamo attenti in fase passiva e riusciamo a sviluppare in fase attiva, possiamo dare fastidio".
I tre punti valgono più per l'Inter?
"Qui si guarda solo il risultato, ma questa squadra deve pensare prima a fare una prestazione di livello. A volte gli episodi fanno la differenza, se fai un tiro e un gol e poi difendi vinci una partita ma alla lunga fai pochi risultati. Mi è stata data una squadra da far crescere".
Sulle parole di De Laurentiis:
"Non mi interessa quello che dicono gli altri su di me, a me interessa quello che dice chi lavora con me, i miei calciatori. Questo è il mio parere".
Spera di rivedere l'Inter contro la Juve di questa estate?
"Io spero di rivedere l'Inter che ha già fatto vedere qualcosa, togliendo gli errori con Genoa e Catania. Sono stato contento di quello che ha fatto la squadra sin qui, al di là dell'amichevole. Domani sono curioso di vedere questi ragazzi e capire se sono migliorati rispetto alla gara di Catania dove hanno fatto delle imprecisioni sui meccanismi. Poi dobbiamo tenere conto dell'avversario e della sua forza".
Un pareggio può essere un obiettivo?
"Per me quando si va in campo si deve sempre cercare il massimo, senza pensare al risultato. E con la Juve cercheremo di fare il meglio di noi stessi. Nei 95 minuti voglio vedere questo atteggiamento, poi tiriamo le somme. E' sempre stato il mio credo. La Juventus ha vinto lo scudetto con la miglior difesa, il Napoli secondo aveva il miglior attacco ma non la miglior difesa. La fase passiva è importante, tutta la squadra deve essere compatta, le mie squadre non possono prescindere dal mettere in difficoltà gli avversari. Se no con la Juve si va in difficoltà; però dobbiamo pensare anche a far loro del male".
C'è qualcosa che chiederà sul piano comportamentale?
"Posso essere d'accordo sul fatto che una vittoria per noi sarebbe più importante perché siamo in crescita e dobbiamo acquisire autostima; la Juve ha acquisito autorevolezza ed esperienza, noi in questo senso possiamo beneficiare del successo per aumentare l'autostima".
A quando risale la diatriba con Conte? E in futuro si potrà riappianare?
"Se c'è stato qualcosa che lo ha offeso chiedete a lui, io penso di non aver mai detto nulla che lo infastidisse. Le parole sul cambio di modulo contro il Napoli erano un complimento, ma se si è voluta capire male non dipende da me".
Alvarez può essere la chiave del match?
"Sono restio a dire che un singolo può cambiare la partita. In questo calcio, le squadre che son diventate squadre hanno ottenuto risultati, coi solisti si fa fatica. Spero che il giro per il mondo non gli faccia perdere la lucidità".
Vincendo potrebbe diventare un idolo per i tifosi. Questa cosa potrebbe diventare un freno a mano perché porta voglia di strafare?
"Può darsi, a voler fare troppo bene si può restare bloccati. Ho questo gruppo da poco, domani avremo la prima grande partita ed esorterei tutti ad andare coi piedi di piombo. Se dovesse andar bene a noi bisogna pensare che tre rondini non fanno primavera. Poi ci sono partite che si sentono più di altre, ma anche l'anno scorso si è vinto con la Juve e il campionato è finito in un certo modo. Io vorrei una crescita costante, anzi andare meglio nel girone di ritorno, se si perde con altre squadre che si è fatto? Poi il tifoso vuole sicurezza e noi dobbiamo crearla".
Quanti scudetti ha la Juve?
"Lasciamo perdere, gli allenatori devono entrarci il meno possibile in queste cose. Nel calcio ci vuole civiltà e noi dobbiamo tenere gli animi nel modo giusto".
I tifosi le hanno trasmesso qualcosa della rivalità con la Juventus?
"Ogni giorno lo trasmettono, si percepisce... Ma queste cose fan bene allo sport, danno carica, e a me personalmente piace quando c'è pressione. Spero di dare soddisfazioni ai nostri tifosi".
Il centrocampo è il settore dove si giocherà la partita?
"Beh, anche la fase difensiva è fondamentale. Valuto però il complesso, tutti gli undici. Si può vincere in una zona e perdere in una zona del campo".
Cosa pensa sul fatto che c'è chi dice che questa Inter ricorda la prima Juve?
"Non so a cosa ci si riferisca, dico la verità".
Alvarez ha detto che lei ha guarito l'Inter. Come Mazzarri ha guarito questa squadra?
"A me fa piacere che dicano così, poi chiedetelo a loro. Se loro credono in queste cose che propongo, va bene. Poi sono loro che vanno in campo".
Dalla vittoria di Torino si parlò di un'Inter forte. Da lì può ripartire il suo pensiero?
"Allora, una squadra non si può valutare in una partita. Al di là del risultato, per assurdo si è già visto qualcosa nelle altre due partite. Sperando di non fare il contrario, è quella la tensione che dobbiamo avere. Se poi perdiamo altre partite, questa vittoria non porta a nulla, è fine a se stessa. Non guardiamo la partita, ma la continuità".
Palacio ha più peso di Tevez nella Nazionale argentina. Cosa ne pensa?
"In Argentina ci son tanti giocatori, poi bisogna vedere le idee dell'allenatore. Cambiasso quando c'era Mourinho all'Inter non veniva convocato... Magari uno fa cose che all'allenatore non vanno bene, o non è compatibile con altri. A me fa piacere che Palacio vada in Nazionale".
FcInterNews chiede: lei ha in mente qualcosa per fermare Pirlo?
"Quando preparo le partite, è normale per me pensare a limitare le fonti di gioco avversarie. Poi vedrete".
Ancora FcInterNews: Milito è pronto per giocare?
"Lo convoco, vediamo se ce ne sarà bisogno. Sta molto bene, poi se avessi potuto usarlo nelle amichevoli lo avrei fatto crescere. Ora vediamo quanto cresce in questi giorni. Lui è un ragazzo eccezionale, sa che bisogna fare sempre l'interesse della squadra".
Lei vede più Alvarez seconda punta o mezz'ala?
"Può fare più ruoli, l'importante è che resti convinto. E' un giocatore duttile che sta bene fisicamente e fa bene le due fasi, per il futuro, se la squadra dovesse imparare certi meccanismi, potrei usarlo come mezz'ala, lo vedo benissimo".
Lei ha voluto fortemente Taider. Come intende utilizzarlo? E lo vede meglio di Kovacic adesso?
"Non solo io l'ho voluto, ero molto d'accordo nel prenderlo. In questo momento sta bene, Kovacic non dimentichiamo che è stato un mese e mezzo fermo ed è in ritardo, e l'allenatore guarda certe cose. Prima parlavo di Milito, del discorso se è in condizione o no. E questo vale per tutti".
C'è qualcuno che assomiglia a Cavani in questa rosa?
"Palacio è quello che si avvicina, però ha altre caratteristiche. Rodrigo fa altre cose, però quando c'è bisogno viene incontro. Sono due giocatori importanti".
Quale giocatore della Juventus direbbe di temere di più?
"La Juve è forte nel complesso, non voglio tirare fuori un giocatore. Sono tutti bravi".
E' la Juventus la favorita del campionato?
"Non c'è bisogno che lo dico io, ma il calcio è bello perché a volte non vince la più accreditata e questo mi dà ancora più carica. Spero che i ragazzi diano ancora di più perché davanti ad una squadra del genere si può dare qualcosa in più".
Pensa che Milito possa tornare con la Primavera?
"Mandare un campione nella Primavera mi fa piangere il cuore... Un giocatore come lui può trovare la forma anche con allenamenti fatti con certi criteri. Se non lo chiede lui, sarei restio".
Mourinho sciorinava la formazione sua e quella avversaria in gare così...
"... E io devo capire la condizione del gruppo e quindi non posso farlo. Devo capire come stanno Alvarez e Palacio, non ho altri dati, poi mi farò un'idea. Vediamo se qualcosa poi mi farà cambiare idea rispetto alla base".
Non è troppo presto per affrontare la Juve in questo processo di crescita?
"Posso essere d'accordo sotto una certa logica. Io preparo una squadra, preparo certi automatismi, in 12 anni di carriera le mie squadre sono cresciute nel girone di ritorno. Ma il calendario ha deciso così, speriamo di fare qualcosa di importante".
Autore: Redazione FcInterNews / Twitter: @FcInterNewsIt
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