Leonardo, in conferenza stampa prima del match contro la Fiorentina, non fa differenze tra campionato e Coppa Italia:
"Io credo che tutto è importante. Noi abbiamo i nostri obiettivi, che non sono ancora raggiunti. Abbiamo avuto due settimane per lavorare, per recuperare. Per noi la Coppa Italia è molto importante, ma anche la partita con la Fiorentina è importante".
Sneijder e Samuel giocheranno domani?
"Sneijder non ci sarà sicuramente, con Walter abbiamo fatto tutta la settimana. Manca ancora qualcosa e dobbiamo valutare giorno dopo giorno, ma manca ancora qualcosina".
La rosa andrà rinforzata in estate?
"Io credo che quest'anno la rosa poteva lottare su tutti i fronti. E questo è successo. Siamo usciti ai quarti, arrivando tra le migliori 8 d'Europa. Ma nessuna squadra in Europa ha fatto come l'Inter negli ultimi anni. Siamo secondi in classifica, usciti ai quarti in Champions e in semifinale di Coppa Italia. C'è continuità. Poi si può dire quello che si vuole".
Pazzini è l'attaccante più in forma in questo momento?
"Su questa cosa che un giocatore ha risolto la partita non sono mai d'accordo. Il terzino che fa un cross, un portiere che fa le parate, un difensore che difende bene, fanno tutti parte della rosa. Non è una cosa isolata che Pazzini ha risolto il problema. Detto questo, un attaccante vive per il gol. Pazzini ha fatto due gol importantissimi in un momento difficilissimo e siamo riusciti a vincere in un momento cruciale. Il gol gli ha dato tanto energia. Questa squadra non è nata per fare cross, ma per giocare in un modo diverso. Dobbiamo adattare il gioco alle caratteristiche dei giocatori".
Lo scudetto l'ha vinto il Milan o l'ha perso l'Inter?
"Quando sono arrivato qua nessuno ha detto che si poteva vincere, neanche pensare di lottare. Questo non toglie l'amarezza che nel momento cruciale, nel derby, non siamo riusciti a scavalcare il Milan. Chi vince merita sempre. L'Inter ha avuto una stagione un po' diversa da quelle passate, con piccoli problemi. Ma comunque è stata una stagione di tanta lotta e ora siamo una realtà, secondi in classifica".
Zanetti farà 1000 partite da professionista. Cosa rappresenta questo traguardo?
"Numeri del genere parlano da soli. 1000 partite ufficiali si possono fare solo con grande personalità, sacrificio, attenzione al suo fisico e alla sua vita. Con un fisico, una tenacia e un talento incredibile. Credo che siano solo nove i giocatori che hanno fatto più di mille partite, sono persone speciali".
C'è una cosa che non rifaresti in questi mesi da allenatore dell'Inter?
"Abbiamo già parlato di questo. Considerare che puoi sbagliare è una cosa naturale. Non so neanche se c'è stato un errore specifico. Tutto quello che facciamo è col senno di poi. E' difficile ragionare su questi condizionali. Ci sono stati degli errori, ma anche degli errori che hanno portato alla vittoria. Credo che siano tante cose soggettive. Non credo che le formazioni scese in campo contro Milan e Schalke siano state un errore così clamoroso che potevano portare a un altro risultato. Sono tante cose che fanno parte di un percorso".
Milito e Maicon possono tornare ai loro livelli?
"Milito è Milito, non c'è da discutere. Come fa un giocatore che ha avuto tre stiramenti in un anno a rientrare al meglio? E' difficilissimo. Credo che sia una cosa normale. Non è un problema di adesso. Questa rosa è competitiva e non è il momento di pensare al futuro. Ci sono ancora delle partite che diranno cos'è stata questa stagione. E' importante quello che succede adesso. Abbiamo tempo di pensare al mercato, che chiuderà il 31 agosto".
Pensi a un progetto per l'anno prossimo?
"Come ho detto, adesso non è il momento di pensare al mercato".
Samuel potrebbe andare almeno in panchina e tornare contro la Roma?
"Dobbiamo vedere. Ogni giorno ci sarà un'informazione in più sulla situazione di Walter. E' stato precoce il suo rientro in allenamento. Ma manca sempre qualcosa per giocare una partita. E' quello che si cerca per questo recupero".
Ci sono stati passi avanti per l'amichevole da organizzare con il Giappone?
"Non è stata la situazione ideale per farlo. Dobbiamo aspettare i risultati di quest'anno per programmare le amichevoli, perché forse ci sarà la Supercoppa in Cina".
L'assenza di Mutu è un vantaggio per l'Inter? Com'è la situazione di Chivu e Alibec?
"Mutu è tra i convocati e quindi è a disposizione. Nelle ultime partite la Fiorentina ha cambiato modo di giocare senza Mutu e Santana. Ora che sono rientrati può cambiare di nuovo. Non lo so se giocherà dall'inizio. Chivu sta recuperando, ha avuto un po' di infortuni, un po' di mal di schiena. Ha lavorato tutta la settimana con noi e sta meglio. Anche Alibec, che è squalificato nella Primavera, ha lavorato con noi. E' un giocatore molto promettente".
Parli molto con i giocatori, forse ti senti ancora giocatore?
"Non lo so se sono ancora giocatore. Ma per un allenatore è impossibile avere la visione a 360 gradi. Io sono un prodotto della mia storia e non posso uscire dalla mia storia. Non mi vedo tanto calciatore. Per il dialogo io sono così nella vita, provo sempre a farmi capire".
Vedi il tuo futuro ancora all'Inter?
"Io sono qua, ho un impegno e voglio stare qui. Questa è la mia posizione. Io cercherò sempre di stare qui con l'entusiasmo del primo giorno. Non ho mai avuto dubbi di andare via e chiedere di andare via. Io ho voglia di rimanere qui. Poi tutto dipende dai risultati. La vita dell'allenatore è così. Bisogna riflettere su una cosa: ogni allenatore accostato all'Italia dice che non vuol venire. Sia gli allenatori stranieri sia gli italiani che sono all'estero. Come Ancelotti, Mancini, Villas Boas".
L'assenza di Sneidjer può far avanzare Nagatomo a centrocampo?
"L'ha già fatto in passato, è una possibilità. Ha fatto bene da terzino, sia a destra che a sinistra, ma è un giocatore che può essere adattato a centrocampo".
Cosa pensi della squalifica di Mourinho?
"Sono successe tante cose in questa partita. L'Uefa è sempre stata pesante nelle sue sanzioni. Io non posso valutare, ma è una sanzione sicuramente pesante".
Montolivo è un giocatore dall'Inter? Ti aspetti una finale di Coppa Italia contro il Milan?
"E' un grande giocatore, un nazionale italiano. Sulla finale, noi vogliamo arrivarci e cercare di vincerla, prescindere dall'avversario".
Sarà un problema la Coppa America?
"E' una competizione ufficiale, non si può rifiutare. Egoisticamente e logisticamente è un problema. Ma è una situazione con cui convivere. Se alcuni giocatori saranno convocati non si può dire di no".
Domani può essere l'occasione di Coutinho? Cos'è successo in questa stagione al brasiliano?
"Ha giocato poche partite. Quando c'è una stagione così, si rischia di bruciare un giovane e che non si esprima al massimo. Ma non è tempo di pensare a un possibile prestito".
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