Giornata dedicata ai media quella di oggi al Suning Training Centre in Appiano Gentile. Il primo a 'esibirsi', tra i nerazzurri che risponderanno alle domande dei giornalisti presenti sul posto, è Simone Inzaghi, protagonista della conferenza stampa che anticipa quella del pre-partita di Istanbul. A seguire le sue parole.
Qual è stato il momento in cui avete capito che sareste arrivati in finale?
"È stato un viaggio lungo, cominciato il giorno dei sorteggi. Un giorno non fortunatissimo in cui abbiamo trovato Bayern e Barcellona. Parlandone con staff e squadra ci eravamo detti che potevamo fare un bel percorso, chiaramente ora siamo in finale, ma penso sia partito tutto lo scorso anno. Nella mia mente e in quella dei ragazzi le quattro partite con Real e Liverpool, poi finaliste, sono rimaste nei nostri pensieri".
Che emozione si prova ad arrivare qui?
"Ieri ci ho pensato di più perché col mio staff avevamo visto ma abbiamo lavorato tanto sul City. Abbiamo cominciato dopo la vittoria col Milan che sapevamo cosa si portava dietro. La sera dopo e poi dopo Torino ho cominciato a pensare di più a cosa dovremo fare nella gara di sabato".
Quali sono le percentuali di vittoria?
"Non sono bravissimo nelle percentuali. Incontriamo la squadra più forte al mondo che in sei anni ha vinto cinque volte la Premier. Dovremo essere molto attenti e fare una gara da squadra perché sappiamo che avremo di fronte i migliori. Una rosa fantastica, un allenatore che ha segnato un'epoca. Nel calcio moderno c'è un prima e dopo Guardiola. Sarà una partita importantissima".
È la partita più importante della tua carriera?
"Abbiamo giocatori che hanno giocato semifinali ma non la finale. Ci ripaga di un percorso lungo e con insidie, ma negli ultimi tre mesi con tutti i giocatori ho avuto rotazioni più profonde e abbiamo fatto grandi cose".
Che ricordi ha delle sue sfide contro Guardiola?
"Tutte e due le squadre avranno i giocatori migliori, Lautaro è uno di questi per l'Inter. Guardiola l'ho incontrato da giocatore e ho un aneddoto curioso. In viaggio di nozze dopo il mio matrimonio a New York c'era una persona seduta al tavolo, nel 2019. Era lui".
Il City ha più pressione avendo il Treble come obiettivo? Era meglio il Real Madrid?
"Sono due grandissime squadre che in questi anni hanno dominato in Europa. Abbiamo grande rispetto per entrambe. Il City ha vinto due titoli, ma anche noi. Sappiamo giocatori e allenatore che hanno, ma l'Inter ha meritato di essere all'Istanbul come loro".
Cosa le ha trasmesso Real-City?
"C'è tanta ammirazione per Guardiola e il City. Sentivo che il City sarebbe arrivato in finale perché all'andata era stata una gara equilibrata, l'anno scorso il Real segnò due volte nel recupero ma quest'anno dissi a mia figlia e mia moglie che avrebbero vinto loro".
Il dubbio Lukaku-Dzeko c'è. Hai già deciso?
"No, né lì né negli altri reparti. In questo momento ho la possibilità di scegliere. Nella prima parte non ho avuto la stessa possibilità di alternare. I giocatori importanti non si regalano. Mancano ancora quattro allenamenti, un allenatore può avere delle idee ma tante volte arrivi la sera e pensi una cosa, poi la mattina fai un risveglio muscolare e cambi idee. Fino all'ultimo ti porti i dubbi".
Che atmosfera si aspetta a Istanbul?
"Uno stadio con tanta gente, coi tifosi di City e Inter più quelli turchi divisi tra Calhanoglu e Gundogan Faremo la rifinitura allo stadio, mi dicono che il campo è in ottime condizioni".
Cosa ti ha trasmesso la finale di FA Cup?
"Più vedi il City e più capisci i loro risultati. Hanno tecnica, fisico, sono completi, fanno grande possesso e aggressioni. Una squadra con pochissimi punti deboli. Troveranno un'Inter che ha dimostrato nel percorso fatto. Dovremo togliere loro un po' di possesso coprendo ogni centimetro di campo. Sono veramente forti".
Per il City la Champions è un'ossessione, voi siete l'underdog. Può essere un vantaggio?
"Lo vedremo, è difficile da prevedere. E' una gara importantissima per entrambe, l'ultimo atto della competizione più importante. Il City la segue da anni, noi abbiamo fatto grandi passi avanti. Siamo passati attraverso tante sfide, l'ultima il derby. Cercheremo di fare una grande partita sapendo cosa troveremo di fronte a noi".
Quali sono le qualità dell'Inter in questa stagione?
"Nelle partite importanti, nonostante mancasse qualche uomo per delle defezioni importanti, i ragazzi hanno tirato fuori risorse che tutti pensavamo di non avere. Siamo stati bravissimi in partite difficilissime per la nostra stagione, presentate come ultima spiaggia anche se noi sapevamo che dovevamo giocare da grande Inter. In questo sono stati bravissimi".
Quanto sarà importante partire forte?
"Fondamentale, abbiamo visto. E' un aspetto importantissimo. Sappiamo che il City parte molto forte e noi siamo molto attenti e concentrati sotto questo aspetto. Dovremo essere molto bravi".
Se Guardiola è il più bravo al mondo tu sei il più sopravvissuto? Di cosa hai paura?
"Nulla, stiamo parlando di calcio. Guardiola è il più forte di tutti, ha segnato un'era. Paura nulla, tantissimo rispetto, ma siamo orgogliosi di giocarci questa finale perché l'abbiamo voluta con tutte le nostre forze in questo anno. Sarà l'ultima di cinquantasette e quelle che ci hanno fatto arrivare qui sono le cinquantasei prima, dove anche qualche sconfitta tanto chiacchierata ci ha permesso di essere qui".
Quali armi in più può avere l'Inter rispetto al Manchester United?
"Non saprei, lo United è tra le più forti del nostro panorama. Rispettiamo il City ma lo United ha fatto una bella finale".
È una motivazione ulteriore fermare il City che può fare il Treble?
"Nel calcio la motivazione è importantissima, il gruppo ne ha sempre avuta altrimenti non saremmo arrivati qui".
È soprannominato "Re delle Coppe". Qual è il segreto?
"Mi fa piacere la nomea. Ho avuto la fortuna di avere squadre importanti all'Inter e alla Lazio. Nelle gare decisive abbiamo sempre fatto grandissime gare, difendendo e attaccando nel migliore dei modi. Dovremo farlo anche sabato".
Sarebbe una vittoria ancora più importante che nel 2010?
"Non c'ero allora, fu fatta un'impresa e cercheremo di farla sabato. Bayern e City sono squadre diverse, sarebbero due imprese entrambe".
Quanto speri di poter sovvertire il pronostico?
"Si dice del pronostico da quando il City ha battuto il Real, ma tutti sappiamo che tutti insieme il calcio è bello per questo. Ci sono tanti episodi e momenti della partita in cui dovremo indirizzare la gara dalla nostra parte perché soprattutto nelle finali, anche contro squadre contro il City, ci sarà equilibrio e gli episodi faranno la differenza".
Haaland può cambiare il vostro atteggiamento?
"La partita sarà fatta di momenti, è normale che dovremo essere bravi a togliere un po' di possesso al City perché è maestro e ha sempre avuto più possesso contro tutte. Non è semplicissimo perché fanno pressione. Sappiamo che ci saranno momenti in cui dovremo soffrire tutti insieme e altri in cui saremo più offensivi".
Sarebbe un errore giocare troppo indietro contro il City?
"La strategia la vedrete sabato. Per forza bisogna concedere un po' di possesso. Dovremo essere bravi noi a togliere loro delle certezze, sono tanti anni che giocano assieme con lo stesso allenatore e ogni anno migliorano col mercato. Li affronteremo con le nostre armi".
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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