River Plate, Cagliari ed Estonia: queste le prime tre vittime di Francesco Pio Esposito nel calcio "dei grandi". Dal 26 giugno scorso a Seattle a sabato sera a Tallinn: il giovane talento dell'Inter inizia a collezionare perle e a scrivere il suo nome sul tabellino che conta. Gattuso se la gode, Chivu non è da meno.

"Pio è il capitale umano dell’Inter, è il nerazzurro che meglio di tutti incarna i tratti del profilo ideale per il nuovo corso targato Oaktree perché è giovane, ha margini di crescita enormi e un valore che può lievitare in maniera vertiginosa nel giro di pochi mesi - spiega la Gazzetta dello Sport -. Specialmente se il ragazzo manterrà il passo di questi primi tempi in nerazzurro: gol, certo, ma anche movimenti generosi, sponde intelligenti per i compagni e migliaia di metri macinati — contro l’Ajax in Champions, al debutto da titolare in stagione, sono stati 11.570, più di tutti gli altri giocatori in campo — grazie a quello spirito di sacrificio che Chivu chiede ai suoi dal primo giorno di lavoro ad Appiano".

Per cui non stupisce né la sua scalata a livello di club e nazionale né la grande attenzione crescente a livello di mercato. Pio ha un contratto con l'Inter da 1 milione a stagione fino al 2030. Ma - come spiega la rosea - è logico ipotizzare che club e giocatore in futuro, magari alla fine di questa stagione, possano sedersi a ridiscutere i termini dell’accordo: lo stipendio potrà raddoppiare o poco più, diciamo tra i 2 e i 2,5 milioni.

Il nome di Esposito è ovviamente finito sul taccuino delle big di mezza Europa e blindarlo è fisiologico. Già l'estate passata l’Inter aveva rifiutato offerte da 50 milioni, oltre a non avere nemmeno preso in considerazione l’ipotesi di uno scambio alla pari con Lookman. "Di proposte indecenti ne arriveranno altre, c’è da scommetterci, ma una cosa è sicura: se Esposito era incedibile ad agosto, lo è ancora di più oggi. L’Inter non cambierà certo idea proprio ora che il pulcino Pio è diventato grande", si legge.
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 13 ottobre 2025 alle 08:14 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print