Elenoire Casalegno racconta il suo amore per l'Inter a La Gazzetta dello Sport. La passione per il nerazzurro, però, non è opera del papà: "No, lui è appassionato di motori. È stata una cosa mia: fin da piccola mi sono innamorata dell’Inter. In quel periodo in Romagna erano tutti juventini e io sono... bastian contraria per natura. In più avevo un amico che mi rubava le merendine ed era juventino. Poteva starmi simpatica la Juve? A parte gli scherzi, credo che uno interista ci nasca. L’interista è diverso rispetto agli altri: è un po’... masochista".

La prima volta a San Siro? 
"Non è stata da bambina, ma a vent’anni quando mi sono trasferita a Milano per lavoro. Fino ad allora le partite dell’Inter le ho viste solo e in tv".

Si è rifatta dopo... 
"All’inizio andavo in curva e qualche mese fa mi hanno girato una mia foto con gli ultras. Dell’esperienza in curva ho un bel ricordo: sentivi il calore del tifo e c’erano coreografie belle. È diverso rispetto a star seduti in tribuna".

Da interista qualche soddisfazione se l’è tolta... 
"La più bella è stata la finale di Champions a Madrid che ho rischiato di non vedere dal vivo, ma in tv".

Racconti. 
"Avevo un volo charter fissato per la mattina della partita e la sera prima ho presentato una convention fuori Milano nonostante la febbre a 39°. Finito di lavorare, sono tornata a casa e mi sono messa a letto. La mattina, cosa che non mi è mai successa perché sono una puntuale, non ho sentito la sveglia e quando ho aperto gli occhi erano le 8. Dovevo essere a Malpensa alle 8.30... Mi sono messa un jeans e una maglia sopra il pigiama e sono partita in auto. Mi hanno aspettata e quando sono salita sull’aereo, mi guardavano tutti malissimo".

Era anche a Istanbul e a Monaco, dove l’Inter ha perso le ultime due finali? 
"Di quelle non ricordo niente (ride, ndr)".

Il suo idolo da bambina chi era? 
"Rummenigge. Obbligavo mamma a comprarmi i formaggini che lui sponsorizzava. Da grande il mito è diventato uno solo: il Fenomeno Ronaldo".

Era affascinata da Mourinho? 
"Fino a quando ci ha fatto vincere sì, poi è andato al Real e non ho mai pensato che potesse tornare. Quello che ha fatto non si può ripetere. Meglio che il ricordo del Triplete resti indelebile".

Un interista con cui presentare una trasmissione? 
"Beppe Marotta. Il presidente ha un lato molto pop e divertente. L’ho conosciuto a Roma, a una serata per interisti dove ho incontrato anche il mio compagno. Mi ha sorpreso per la sua ironia".

Che sogni le sono rimasti nel cassetto? 
"Giocare una partita a San Siro con la maglia dell’Inter. Vorrei fare un appello perché il mio desiderio sia realizzato prima che lo stadio sia abbattuto".

Sezione: News / Data: Dom 12 ottobre 2025 alle 21:16
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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