Il calcio è fatto anche, se non soprattutto, di scelte. E quella che ha fatto Chivu in particolare l'estate scorsa non è stata banale né scontata. La Gazzetta dello Sport si riferisce alla preferenza data dal tecnico romeno a proposito di attaccanti: l'Inter aveva in pugno Hojlund, con il Napoli ancora al sicuro con Lukaku.

La squadra stava per imbarcarsi per gli Stati Uniti e Chivu, prima dell'ultimo ok per il danese, chiese alla dirigenza di verificare di persona la crescita di Pio Esposito. "Gli è bastato poco — il gol al River — per arrivare alla conclusione che sì, Pio Esposito sarebbe stato il futuro ma anche il presente dell’Inter: «L’ho conosciuto a 13 anni e mezzo, siamo cresciuti assieme ma ora ritrovo un attaccante maturo, l’Italia potrà goderselo per molti, molti anni». Il pensiero di Chivu, condiviso dal presidente Marotta e dal ds Ausilio, ha orientato le prime battute del mercato ma anche quelle successive: se l’Inter ha deciso di abbandonare la pista Lookman dopo averlo trattato per settimane, è anche perché Pio e il suo fratello Bonny nel frattempo bruciavano le tappe. E oggi sorridono tutti: l’Inter, Pio e il suo allenatore che se lo è tenuto stretto", si legge.
 

Sezione: Focus / Data: Lun 13 ottobre 2025 alle 08:28 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print