"Da ieri il risultato dello scontro diretto del 16 novembre a San Siro necessario per sopravanzare la Norvegia è salito in zona 10-0. Spoiler (facile): non succederà". Scrive comprensibilmente Paolo Condò sulle pagine del Corriere della Sera la sua previsione su come potrebbe essere il percorso dell'Italia verso il Mondiale all'indomani della vittoria degli azzurri contro l'Estonia arrivata in contemporanea al largo successo della Norvegia su Israele e la sconfitta della Serbia per mano dell'Albania.

"La terza vittoria della gestione è stata la più lineare e serena" si legge nell'analisi di Condò che sinceramente scrive: "La verità di questo girone è che dopo due partite era già irrecuperabile: al k.o. di Oslo, infatti, è seguito lo striminzito 2-o casalingo contro la rivale più friabile, la Moldova che in Norvegia avrebbe poi perso 11-1,rendendo irreale l'ipotesi di prevalere attraverso la differenza reti". Un destino che Rino Gattuso conosceva quando ha deciso di immolarsi per la causa e sapeva bene che la sua 'missione' come l'ha definita lo stesso Condò era quella "di usare le sei partite del girone rimaste per costruire un'Italia in grado di passare il doppio playoff di marzo e andare ai Mondiali", una missione che momentanemente sembra a buon punto e qualcosa in più. "La Nazionale sta crescendo in consapevolezza". 

A proposito degli avversari di ieri "gli estoni andavano innanzitutto spaventati", ecco perché i quattro attaccanti: "Raspadori e Orsolini, come da copione, non si sono risparmiati negli aiuti, rendendo dominante il 4-2-4 e sostenibile la mole di lavoro di Barella e Tonali". Un altro buon segnale è quello regalato da Pio Esposito: che si è "aggiunto a Kean e Retegui come sta facendo nell'Inter con Lautaro e Thuram. Se è vero che il Mondiale è ancora lontano, questo significa che c'è tempo per crescere ulteriormente".

Sezione: Rassegna / Data: Dom 12 ottobre 2025 alle 13:05
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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