Secondo appuntamento con Team Talks, nuovo format di Inter Podcast, con Riccardo Goffi, Nicholas Bonfanti e Mattia Sangalli. Ognuno con una caratteristica diversa, racconta aneddoti e curiosità diverse del loro percorso in nerazzurro. "Tornare in campo è stato bellissimo perché la partita in questi tre, quattro mesi ci è mancata tanto, per noi calciatori è una cosa vitale. Per quanto riguarda l’attività calcistica in sé noi ci siamo sempre allenati in questi mesi, quindi l’attività c’è stata. È mancata la domenica e la tensione prima della gara" ha detto Nicholas Bonfanti, detto "lo squalo".

Il tuo soprannome è Bobo. È ispirato a Vieri? Ti senti simile a lui?
"Sì, è così. Mi sento simile a lui, soprattutto perché ho grande prestanza fisica, sono potente fisicamente e sulle gambe. Questo soprannome ha preso sempre parte alla mia esperienza qui. Poi il mio soprannome è anche un altro ma anche questo mi piace molto".

Qual è?
"Lo squalo. Nato dopo un’intervista a Inter Tv, grazie ad un nostro fisioterapista che diceva sembrassi ad uno squalo di profilo".

Anche in U16 eri forte così?
"Mi sono allenato nel tempo, sono cresciuto molto. Non ero già così, neppure fisicamente".

Tu hai viaggiato anche con la prima squadra in trasferta?
"Sì, l’anno scorso sono stato con la squadra a Kiev con lo Shakhtar in Champions. E prima con la Youth League andavamo in trasferta, cosa che adesso non possiamo fare. Fare le trasferte ti mette motivazione ed esperienza, soprattutto viaggiare con la prima squadra".

Viaggiare con la prima squadra in situazioni in cui una delle due perde, è un aspetto negativo?
"Sì, ad esempio a Barcellona noi avevamo vinto e la prima squadra aveva perso al Camp Nou. Io sono tifoso dell’Inter quindi ero dispiaciuto per quella sconfitta".

VIDEO - NERAZZURLI - IL TORO INCORNA IL TORO E TRAMONTANA NON SI TIENE PIU'

Sezione: Giovanili / Data: Lun 15 marzo 2021 alle 21:08
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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