Al palazzo della Società Filarmonica di Trento, Karl-Heinz Rummenigge è stato protagonista dell'evento "I miei Palloni d'Oro' nel contesto del 'Festival dello Sport' organizzato dalla Gazzetta dello Sport. Parlando della sua carriera, Kalle ha aperto inevitabilmente il capitolo sui suoi anni all'Inter, per poi arrivare ai giorni nostri: "Eravamo una grande squadra, l'unica cosa che non ho capito è come mai non abbiamo vinto uno scudetto. Il primo anno, nel 1984, eravamo ben messi in tutti i reparti, ma a un certo momento ci siamo lasciati andare perdendo punti preziosi. Così come successo all'Inter due stagioni fa, quando il Milan ha vinto il campionato e non sa nemmeno come ci è riuscito". 

La finale di Champions a Istanbul.
"L'Inter era nel nostro stesso girone, dopo la prima partita a Milano vinta da noi 2-0 ero perplesso sul loro passaggio del turno. Invece sono passati facilmente, giocando molto bene anche il ritorno a Monaco. Poi l'Inter è cresciuta turno dopo turno, ha meritato di andare in finale. Una volta lì poteva anche vincere. E' andata male, ma può essere molto contenta del percorso. Ero convinto che potesse vincere l'Inter, e nel momento in cui è entrato in campo Lukaku ci sono state diverse occasioni per segnare. E' andata in maniera diversa, purtroppo il calcio è anche questo. L'Inter nella scorsa annata è tornata ad altissimi livelli e il percorso in Champions League lo testimonia. Questo percorso di crescita può continuare ancora adesso".

Si parla di mercato, con gli acquisti di Pavard e Sommer, arrivati all'Inter proprio dal Bayern.
"Tutti gli acquisti funzionano. Se li abbiamo fatti soffrire per Sommer? No, ma avevamo un accordo, volevamo trovare una cifra giusta. Pavard era molto più complicato perché noi sinceramente non volevamo venderlo all'inizio. Poi è entrata in campo l'Inter pagandolo una cifra accettabile, lLo abbiamo venduto perché era in scadenza. Thuram l'hanno preso senza pagare un euro, da free agent. Hanno pescato bene sul mercato, l'Inter è partita bene in stagione. L'unico difetto è che perde punti preziosi come col Bologna, alla fine questi possono pesare". 

Il doppio impegno che porta via energie.
"Il ritmo non è il problema, è tutto nella testa. Col benfica hanno giocato bene, potevamo vincere tranquillamente 5-0. Alla fine conta il gioco, questo ho imparato da Guardiola. L'Inter ha un gioco spettacolare, sono convinto che farà bene. L'importante è che si concentrino al 100% anche sulle partite facili: in casa col Bologna devi vincere. Se pareggi, sono due punti persi". 

Sezione: Focus / Data: Gio 12 ottobre 2023 alle 17:57 / Fonte: tuttomercatoweb.com
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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