La Gazzetta dello Sport lo ripete da mesi: altro che Juve (come ha detto Marotta...), altro che Napoli campione in carica o Milan... È l'Inter la grande favorita per lo scudetto. Da qui l'obbligo per Inzaghi di portare a casa la seconda stella. 

Dopo il biennio di Conte e quello inzaghiano, ecco il terzo anno dell'ex laziale che ha a disposizione la rosa più completa degli ultimi anni. "Il monte ingaggi dell’intera rosa è sceso a 116 milioni, più o meno alla stessa altezza di quello del 2018-19, quando il dirigente trovò una scrivania in viale della Liberazione solo a stagione in corso - ricorda la rosea -. Allora il quarto posto era acqua nel deserto, stavolta vincere il titolo è un’ossessione che sa tanto di obbligo. Con la stessa moneta si insegue un obiettivo assai diverso. La scorsa estate, dopo la vertigine della finale di Champions (utile a ridurre il rosso a “solo” 85 milioni) e il bagno di realtà dei 12 k.o. in campionato, il management Inter si è trovato di fronte a un bivio: conservazione o rivoluzione? Seconda strada un po’ per scelta e un po’ per necessità: alcuni giocatori erano a fine corsa e altri hanno abbandonato la barca nonostante promesse di amore, vedi Lukaku e Skriniar. Da qui nasce questa rosa ambiziosa e sfrontata, con dodici facce nuove". 

Dunque, rosa molto competitiva. Ma davanti bisogna scansare la dipendenza da Thuram e Lautaro: servono anche i gol degli altri.

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Sezione: Focus / Data: Ven 20 ottobre 2023 alle 08:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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