L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport si sofferma approfonditamente sulla decisione del giudice sportivo Tosel di chiudere la Curva Nord dell'Inter in occasione del derby dopo i cori discriminatori verso i napoletani durante il match del San Paolo. Il club nerazzurro ha annunciato ricorso e la rosea spiega su quali basi si spera di vincerlo: "I legali nerazzurri - già ieri l’avvocato Angelo Capellini ha lavorato fino a tarda sera per iniziare a prepararlo - hanno fiducia che la Corte di giustizia federale venerdì possa accoglierlo. Una fiducia basata sostanzialmente su tre motivi. Il primo: Tosel parla di recidiva sulla base di quando disposto dopo Torino-Inter, ma si tratta di una sanzione non ancora passata in giudicato, il che fa decadere l’ipotesi di recidiva e dovrebbe consentire di chiedere come minimo la sospensione della disposizione adottata ieri. Il secondo: gli abbonati interisti del secondo anello verde presenti domenica sera al San Paolo nel settore ospiti (luogo di provenienza dei cori incriminati) sarebbero già stati identificati con certezza e sarebbero appena 12. L’Inter dunque discuterà l’opportunità di chiudere un settore di 8.000 persone per l’iniziativa di 12 tifosi".

E ancora: "Il terzo motivo è riconducibile all’articolo 22 comma 1 del codice di giustizia sportiva, in base al quale la squalifica del campo scatta a partire dalla seconda giornata dalla pubblicazione del dispositivo. I legali nerazzurri chiederanno la parificazione fra squalifica del campo e chiusura di un settore, sulla base della ratio della norma, concepita per dare tempo alla società punita di organizzarsi per far fronte alla sanzione. E l’Inter ritiene che, per un derby già sold out, la chiusura di un settore cruciale non comporti problemi organizzativi, di ordine pubblico e dunque di sicurezza (tanto più in presenza di iniziative parallele delle due tifoserie, anche quella milanista) inferiori a quelli di una squalifica. Problemi irrisolvibili in quattro giorni: per questo l’Inter confida perlomeno in una sospensione della sanzione (con slittamento a Inter-Chievo del 13 gennaio), se non nell’annullamento. E non ha messo in cantiere l’organizzazione di iniziative simili a quelle adottate dalla Juve, con la curva dello Stadium riservata ai bambini in occasione delle gare con Udinese e Sassuolo", conclude la rosea.

Sezione: Focus / Data: Mer 18 dicembre 2013 alle 08:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandra Stefanelli / Twitter: @Alestefanelli87
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