L'edizione odierna di Sky Sport 24 fa chiarezza in merito alla task force istituita dalla FIFA e alla posizione della stessa di fronte alle problematiche create dall'emergenza sanitaria per il covid-19. Va specificato che si tratta, in ogni caso, di ipotesi e non di decisioni già prese. Il Coronavirus, anzitutto, viene considerato come una crisi paragonabile per impatto alla seconda guerra mondiale, definendolo in materia legale come una causa di forza maggiore. Qualsivoglia discorso, dunque, che implichi il virus come motivazione verrà trattato come una causa di forza maggiore, esulando federazioni, club e giocatori da responsabilità.

Il discorso, quindi, passa alle competenze della task force istituita per far fronte all'emergenza. Anzitutto, sulla questione contratti, viene suggerito di concordare il rinvio del pagamento o la riduzione dello stipendio in comune accordo fra club e giocatori. Sotto l'aspetto contrattuale la task force permetterà di scavalcare la data del 30 giugno come deadline di prestiti o di fine contratto; a discrezione di ciascuna federazione si potrà quindi concordare una nuova data, a seconda dello sviluppo dell'emergenza sanitaria in ciascuno stato. Il giocatore, quindi, potrà continuare a giocare per il club col quale ha cominciato la stagione, posticipando in caso di necessità la fine del prestito.

Per quel che concerne il mercato, si apre all'eventualità di modificare o addirittura allungare le date della sessione di trasferimenti. Al momento sono previste 12 settimane per il mercato; previa comunicazione da parte della singole federazioni sarà possibile, a discrezione delle stesse, regolarsi in autonomia fino a un massimo di 16 settimane, un mese in più dunque. In materia economica, tra l'altro, la FIFA metterà a disposizione dei club e delle federazioni, in caso di estrema necessità, dei fondi di sussidio. Non soltanto le singole federazioni e gli stati potranno intervenire in aiuto delle società, ma anche la FIFA stessa.

Il discorso, poi, passa al capitolo date di ripresa e di fine campionati e delle dinamiche di conclusione degli stessi. Sotto questo aspetto la FIFA non ha dato disposizioni specifiche in merito, dal momento che le singole leghe hanno la responsabilità di questa scelta, aprendo tuttavia alla possibilità di superare il 30 giugno come data di fine, come per i contratti. Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina, nei giorni scorsi, ha escluso la possibilità di disputare playoff, ribadendo l’intenzione di finire il campionato con la formula tradizionale. Il fatto di poter superare il 30 giugno, in ogni caso, permette un certo margine di manovra per la conclusione della Serie A, senza dover necessariamente affrettare i tempi.

Sempre sul discorso date, infine, la UEFA starebbe invece pensando a un modo per ridurre le tempistiche di conclusione di Champions ed Europa League. Le ipotesi al vaglio rimangono la riduzione dei turni a incontro unico, senza quindi il match di andata e ritorno, in campo neutro, o addirittura la sospensione delle competizioni europee. Un'ipotesi, quest'ultima, dettata sempre dal fatto che il Covid-19 è da considerarsi una causa di forza maggiore, dando priorità al superamento della crisi. 

Stefano Carnevale Schianca

Sezione: Focus / Data: Sab 28 marzo 2020 alle 12:50 / Fonte: Sky Sport
Autore: FcInterNews Redazione
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