Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il centrocampista della Sampdoria Angelo Palombo ha ripercorso alcune tappe della sua carriera, ricordando anche l'esperienza all'Inter e non solo. Si parte dalla parentesi alla Fiorentina con Roberto Mancini in panchina "È stato fortunato a partire dalla Fiorentina e bravo a sfruttare l’occasione. Da calciatore era due giocate davanti agli altri. E da tecnico pure. Con i giovani aveva l’occhio lungo e sapeva allenare. Lo ha dimostrato". Poi si passa al suo strano destino di calciatore mai comprato da nessun club, compresa l'Inter: "C’è stato il fallimento viola, poi il prestito all’Inter. Qualche richiesta l’ho avuta, ma rifarei tutto, anche se a un certo punto ho dovuto cambiare per forza". Si chiude, infine, con una riflessione sull'addio di Mario Balotelli al calcio italiano: "Quando le cose vanno male cerchiamo sempre il capro espiatorio. Lo fa la stampa ma lo fanno anche le società. Se un gavettone lo faccio io ridiamo, se lo fa Balotelli è una testa di c... Mario è un ragazzo, tutto lì". 

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Dom 24 agosto 2014 alle 13:11 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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