Sulla Gazzetta dello Sport, Beppe Bergomi racconta la sua esperienza in relazione alle crisi che, talvolta, colgono i calciatori. "Io sono abbastanza introverso per natura e ho sempre vissuto le partite molto emotivamente. Da giovane sei incosciente: vai in campo e giochi. Con gli anni però senti il peso della pressione, magari giochi male e allora vai in crisi. È successo anche a me, ad esempio quando ho lasciato la Nazionale nella prima metà degli anni Novanta: non è semplice vedere gli altri in azzurro e convivere con questo. Qualche anno dopo sono tornato per giocare il Mondiale ‘98 ma quella fase di passaggio è stata difficile: ho risolto tutto grazie anche alla mia religiosità. perché sono convinto servano riferimenti forti a cui aggrapparsi. La famiglia, la preghiera, un procuratore". 

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Ven 11 ottobre 2013 alle 19:12 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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