Ci siamo: dopo un’attesa davvero lunga, nel weekend partiranno le Final Eight per la conquista dello scudetto Primavera, che vedranno protagonista anche l’Inter, che arriva alla kermesse di Gubbio e Foligno accreditata del ruolo di una delle grandi favorite, forte dell’ottimo finale di regular season, e che sogna il clamoroso doblete dopo la conquista della Next Generation Series. Inter Primavera che nel corso della stagione ha visto l’esplosione di Andrea Stramaccioni, arrivato poi con ottimi risultati alla guida della prima squadra; e Inter Primavera le cui redini sono ora affidate a Daniele Bernazzani, tornato sulla panchina della maggiore selezione giovanile nerazzurra dopo l’esperienza dal 2003 al 2006 e subito capace di ottenere risultati importanti.

FcInterNews.it ha avuto il piacere di intervistarlo a pochi giorni dal via della manifestazione per raccogliere le sue sensazioni. Ecco cosa ci ha detto:

Buongiorno mister, finalmente ci siamo. Come arriva la squadra a queste Final Eight tanto attese?

“Bene, devo dire che la squadra si è preparata davvero bene. Certo c’è stata una lunga attesa di quaranta giorni, si è creata una situazione un po’ anomala, ma devo dire che i ragazzi si sono preparati al meglio”.

Il vostro primo avversario sarà il Palermo, arriva direttamente dagli spareggi e quindi è un po’ più in forma partita. Come presenta i rosanero?

Il Palermo è un’ottima squadra, l’abbiamo seguita soprattutto nelle partite di playoff. Ha un grande temperamento e degli ottimi giocatori. Sappiamo che serviranno determinazione e concentrazione, in partite secche come queste non ci è concesso sbagliare nulla. Siamo consci delle difficoltà ma anche della nostra forza”.

Qualora dovesse arrivare la semifinale, ci sarà da affrontare una tra Milan e Juventus. Quasi una sorta di finale anticipata…

Guarda, non mi pongo questo tipo di problema. In una situazione così bisogna essere focalizzati sul prossimo avversario da affrontare, e poi faremo delle valutazioni. Poi, è chiaro che Milan e Juventus sono tra le favorite, anche se in un torneo come questo il concetto è relativo”.

In queste Final Eight avrà a disposizione Daniel Bessa, che con lei praticamente non ha mai giocato. Come valuta la sua forma?

Daniel sta bene, ha recuperato. Certo, gli manca ancora il ritmo partita, ma in questa fase di avvicinamento ha avuto modo di ritrovare la condizione ottimale”.

Chi non ha avuto a disposizione in questi giorni è Samuele Longo, che ha fatto parlare bene di sé durante la tournée in Indonesia…

E’ vero, Samu ha fatto davvero molto bene. Ma del resto non lo scopriamo certo oggi, è un nostro punto di forza. Ha meritato questa vetrina in prima squadra, però adesso è concentrato su questa fase finale. Sa di essere importante per noi, è pronto”.

E’ tornato allenatore della Primavera dopo tanti da assistente tecnico in prima squadra. Quali sono state le sue sensazioni nel ritornare a essere il mister di questi ragazzi?

Ammetto di avere fatto un po’ di fatica a rientrare. Sia quella di assistente che quella di allenatore della Primavera sono due bellissime esperienze, ma si tratta comunque di situazioni diverse. In questa, ho dovuto riprendere i ritmi e riaffrontare le problematiche nella gestione di un gruppo come questo, in campo ma anche fuori, visto che si tratta di ragazzi che vanno gestiti anche al di là del campo. Però devo dire che in questo senso sono stato facilitato dall’aver trovato un gruppo ottimo, compatto sul campo come all’interno dello spogliatoio. Io non ho fatto altro che adeguarmi”.

Mentre Stramaccioni, arrivato quasi in sordina, ha dimostrato di essere un allenatore da Inter, guadagnandosi le simpatie del mondo nerazzurro. Sorpreso da questo exploit?

“No, non sono sorpreso. Perché Andrea è un tecnico competente e soprattutto un ragazzo in gamba. Non era facile, anche conoscendo le problematiche che attraversava l’Inter in quel momento. E’ stato molto bravo nel rapportarsi con la squadra e con il pubblico. Ripeto, però, non è stata una sorpresa, perché ha dimostrato subito  di avere le qualità giuste per fare bene”.

Quale giocatore ritiene già pronto per il grande salto tra i professionisti?

Mah, a me non piace rispondere a questo tipo di domande… Diciamo che ci sono ragazzi che hanno qualità, poi bisognerà vedere quello che sarà l’impatto al momento del salto”.

Le Final Eight arrivano in un momento particolarmente pesante per il nostro calcio. Ritiene che da questi ragazzi possa arrivare un messaggio salutare per il pallone italiano?

Ma assolutamente sì. Il calcio Primavera è un calcio che sta al di fuori da tutto questo, è un mondo pulito e al di sopra di tutto. La bellezza del calcio giovanile è questa”.


Ringraziamo Daniele Bernazzani per la cortesia e la disponibilità

 

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Sezione: Esclusive / Data: Ven 01 giugno 2012 alle 15:00
Autore: Christian Liotta
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