Nelle ultime ore si è parlato di sanzioni per l'Inter in virtù del Financial Fai Play, con parametri a cui i nerazzurri si stanno adeguando, ma senza ancora avere i conti a posto. Per avere delle specifiche sull'argomento e capire i piani di Thohir per il prossimo anno, con la necessità di investire per riportare l'Inter a top e seguire allo stesso tempo le strette regole che impone l'Uefa, FcInterNews ha sentito in esclusiva Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore e autore del blog Calcio&Business (su Twitter @MarcoBellinazzo). Ecco le sue parole:

L’Inter sarà sanzionata dalla Uefa per il Financial Fair Play? 
"Sono 4 le squadre italiane sotto osservazione da parte dell’Uefa. L’Inter è sicuramente quella messa peggio, poi a scalare Roma, Milan e Juve. I nerazzurri hanno una situazione che sfugge ai parametri del FFP. I parametri però sono diversi, non c’è solo quella del pareggio di bilancio, il break even, che è la regola più importante e la più semplice da capire. Nel primo biennio di osservazione relativo ai bilanci 2012 e 2013, oggetto di monitoraggio per le prime sanzioni, è pari a 45 milioni il massimo di deficit ammesso, mentre l’Inter ha accumulato perdite per circa 150 milioni. L’attuazione delle sanzioni della Uefa, che partirà tra qualche settimana, vivrà di due momenti. Bisognerà capire prima quante squadre in Europa sono messe peggio dell’Inter, per graduare le sanzioni. Poi c’è un parametro concordato dai club con l’Uefa per un'applicazione intelligente, a differenza del patto di stabilità europeo, nel senso che le squadre che avranno dimostrato impegno per rientrare nei parametri, come l’abbattimento del monte ingaggi, dovranno essere trattate meglio e potranno concordare sanzioni meno pesanti.  A differenza di quelle che invece hanno amministrato le finanze in modo non conforme alle regole. Se attraverso una serie di contratti di sponsorizzazione, non conformi al FFP, si riesce a portare il fatturato da 100 a 400 milioni in due anni, in stile Psg, allora è una chiara la violazione e vi è totale indifferenza alle regole. L’Inter ha avuto rossi importanti, ma sta avviando il risanamento in questi anni abbattendo il monte ingaggi. Sta cercando di mettere i conti in equilibrio e dovrebbe subire sanzioni meno importanti rispetto alle squadre che hanno fatto finanza allegra in questi anni”.

Perché Thohir ha deciso di spendere subito 20 milioni per un giocatore a gennaio?
“È stata chiaramente una mossa anticipata rispetto al percorso che si era imposto, del risanamento dei conti. Il tutto partendo dal presupposto che ci saranno addii in estate con la fine di contratti onerosi e dei grossi risparmi. L’ammortamento di un giocatore pagato 20 milioni con il contratto quadriennale lo porta a costare all’Inter circa 10 milioni all’anno. È un'operazione fuori dai criteri rigorosi che si era data la dirigenza, obbligata forse dal malumore della piazza dopo la vicenda Vucinic-Guarin. I tifosi si aspettavano colpi alla Abramovich, ma Thohir ha sempre detto di puntare a un progetto di due-tre anni basato sull’aggiustamento dei conti. Non si può andare avanti con una società che perde dai 50 ai 70 milioni all’anno. Si deve andare verso l’autosufficienza. L’operazione Hernanes è stata anticipata, si spera, per condurre l’Inter almeno in Europa League, per velocizzare il riposizionamento in Europa del club. Questo è necessario per i progetti di Thohir di sviluppo del brand ed è indispensabile che l’Inter partecipi alle coppe. Un ulteriore stimolo è il fatto che l’anno prossimo chi vince l’Europa League accederà alla Champions direttamente”. 

Quanto vale in termini economici l’Europa League?
“L’anno prossimo entreranno in vigore nuovi contratti tv e di sponsorizzazione a livello Uefa, potrebbe esserci quindi un incremento del valore della partecipazione. Vale un quinto di quella alla Champions. Arrivare in semifinale potrebbe valere sui 15/20 milioni, una cifra importante…”. 

Sezione: Esclusive / Data: Ven 28 febbraio 2014 alle 23:10
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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