Una settimana per chiudere il cerchio. Dai primi spifferi a Santo Stefano al nuovo anno che vedrà subito Tommaso Rocchi vestire la maglia dell’Inter. Perché già mercoledì, alla ripresa degli allenamenti dei nerazzurri, l’attuale capitano della Lazio è atteso alla Pinetina. È il grande salto che suggella il capitolo finale di una carriera d’onorata gavetta, di sudore e tantissimi gol per la causa biancoceleste. Un matrimonio voluto adesso da ambedue le parti. Impossibile dir di no per svariati motivi. A meno di clamorosi intoppi nella trattativa fra i due club, l’Inter ha già trovato il suo nuovo attaccante. E Milito finalmente respira.

Vedi alla voce vice-Principe: centravanti d’area dal grilletto facile, boa per gli assistenti in zona gol, calamita per avversari, fulcro polifunzionale della manovra offensiva. Rocchi per certi aspetti non lo è. È un elemento però altamente capace di attaccare la profondità. Più simile a Palacio per la spinta e i movimenti alla ricerca di spazi: meno seconda punta, focalizzato invece a bucare la difesa avversaria. Presenza che sfugge e che insegue il taglio giusto, a differenza di Milito che molto spesso, ultimamente, offre il suo supporto ai compagni. Un tassello che quindi consentirà al Principe di rifiatare, ma che gli è pure compatibile. Alla sua 11esima stagione in A ma con la stessa fame del debuttante Livaja, rappresenta l'investimento economico per tenere in canna il grande colpo a giugno; apprezzatissimo in chiave tattica da Stramaccioni, ma questa è storia di sei mesi fa…

Le basi dell’affare risalgono infatti alla scorsa sessione di mercato estiva, quando l’Inter aveva già sondato con l’agente e con la Lazio le possibilità di chiudere il colpo, dopo il fermo consenso del tecnico nerazzurro. 35 anni compiuti a settembre, già allora avrebbe fatto storcere il naso a molti, figurarsi adesso che l’unica erba che calca è quella dei campi di Formello. Ma a bloccare la trattativa ad agosto fu lo stesso Rocchi, bandiera vera oltre che capitano dei biancocelesti. Il no all’Inter e alla chiamata di Strama dovuto alla speranza di tornare ad essere utile alla squadra, rinfrescata dall’arrivo in panchina di Petkovic. Sei mesi di tempo per valutare le chance di continuare il rapporto con una società che gli ha già dato tutto. Prima delle chiusure di Lotito (idem per Floccari), la parola al capitano, che fino all’ultimo ha provato a rimanere fedele a quelli che per nove anni sono stati i suoi colori.

Il primo segnale, però, Rocchi lo riceve dall’esclusione dalla lista Uefa (scelta che tra l’altro favorisce proprio l’Inter). In campionato Petkovic non lo vede. Da qui la voglia aumentata di unirsi all’Inter, il grande club che manca alla carriera della punta (se escludiamo la trafila nelle giovanili della Juve). A Natale quindi i primi passi mossi dall’agente Oscar Damiani, che si è incontrato con Lotito chiedendo il via libera ad una partenza che anticiperebbe di soli sei mesi il divorzio previsto dal contratto in scadenza a giugno. Arrivano altre richieste, da Siena e Pescara: impossibile competere con la squadra nerazzurra, l’unica in verità nei desideri dell’attaccante. O l'Inter o la permanenza a Roma. Dopo l’accordo raggiunto con l’entourage, 800mila euro per questi primi sei mesi con opzione sul secondo anno, rimane il nodo legato alle richieste della Lazio.

Anche i rapporti con il presidente Lotito si erano inclinati durante i dialoghi di mercato in estate e soprattutto in seguito all’equivoco Diakité, poi fortunatamente ricuciti a Roma dai dirigenti nerazzurri, in occasione della gara del 15 dicembre all'Olimpico. La domanda per Rocchi si è abbassata, ma Moratti punta ancora a strapparlo gratis. La sensazione è che si possa chiudere con una cifra vicina ai 300mila euro. Un giocatore - ricordiamo - 35enne, voluto per caratteristiche da Strama. L’usato sicuro e d’esperienza, in grado di cambiare il volto all’attacco in una di quelle partite nelle quali l’Inter questa stagione annaspa. Ad agosto gli stessi mugugni accompagnarono l’arrivo di Cassano. A ridere ora è l’Inter che si gode un FantAntonio in più, a fine anno, a meno di un clamoroso stop nell'affare, valuteremo anche Rocchi. Un’altra scommessa da vincere per il tecnico, che vuole zittire ancora tante bocche, come piace a lui.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 29 dicembre 2012 alle 00:01
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
vedi letture
Print