Fuori dalla Pinetina, sul cancello del centro sportivo nerazzurro, campeggia un cartello con scritto "Cercasi allenatore". Anche se non c'è materialmente, però, è quello che stanno pensando milioni di tifosi interisti. Il dubbio è: "Chi sarà il prossimo allenatore dell'Inter?". Una domanda che, fatta a metà giugno, lascia perplessi la maggior parte dei tifosi. Perché tra poche settimane inizierà il ritiro estivo, e quindi la stagione, ma di certezze ce ne sono poche in casa Inter. E se ci sono, non si vedono. Partendo dal capitolo Leonardo, ormai ci sono pochi dubbi: andrà al Paris St Germain. L'ufficialità (mentre scrivo) non è ancora arrivata e arriverà a breve. Dalla Francia sono sicuri da almeno un paio di giorni sulla riuscita della trattativa. Leonardo si è preso qualche giorno per riflettere e ormai la scelta sembra fatta. Per ripensamenti dell'ultima ora, comunque, è troppo tardi. La panchina dell'Inter, ora, è libera. Sembrava tutto risolto con l'arrivo dall'Argentina di Marcelo Bielsa. Una soluzione che aveva destato moltissimi dubbi tra i tifosi e gli addetti ai lavori. Le qualità di Bielsa non sono in discussione, il suo adattamento a un club italiano invece sì, visto che non allena un club da 13 anni e che ha allenato solo pochi mesi in Europa. Tutti discorsi che potrebbero essere spazzati via dalla decisione di Bielsa di rifiutare la panchina nerazzurra. Aveva già un accordo con l'Athletic di Bilbao, dicono. O forse è stata la società nerazzurra a ripensarci. Anche se, va detto, non c'è ancora nulla di ufficiale. Quindi non ci sarebbe da stupirsi se alla fine sarà proprio Bielsa il prossimo allenatore dell'Inter.

Il suo presunto rifiuto, ha aperto scenari ancor più catastrofici (se possibile) tra i tifosi interisti, aprendo, almeno mediaticamente, una vera e propria caccia all'allenatore. Di nomi se ne sono fatti molti, anzi quasi tutti quelli liberi. Partendo dagli ex nerazzurri, per la teoria "l'Inter agli interisti", si è parlato di Mihajilovic, Simeone e Zenga. Tutte ipotesi poco realistiche, anche se si parte da una teoria accettabile. Sarebbe bello vedere ex giocatori dell'Inter allenare la squadra, un giorno. Ma devono essere all'altezza della panchina, non allenare solo per il nome di ex e nient'altro. E la controindicazione è che siano troppo amici dei giocatori e che non si facciano rispettare abbastanza. Discorsi, anche questi, che al momento non non pertinenti, dato che queste tre ipotesi sono state scartate. Rimanendo in Italia, sono liberi Delio Rossi, Gasperini e Ranieri. Sarebbe da escludere l'ex allenatore di Roma e Juve, che proprio per i suoi trascorsi non sarebbe il caso di far sedere sulla panchina dell'Inter. Stesso discorso per Ancelotti, che però ha rifiutato lui l'Inter dopo anni e anni di Milan. Delio Rossi e Gasperini invece sono abbastanza simili come caratteristiche: basso profilo, buoni risultati e buon gioco in squadre di media-alta classifica e grande esperienza nel calcio italiano. Può bastare per allenare l'Inter? Bel dilemma, ma forse sì, visto che non ci sono molte alternative.

Terminate le soluzioni italiane, si può guardare all'estero. E si parla subito di un italiano all'estero, Fabio Capello. Il nome del ct inglese viene accostato all'Inter da tempo e pare che sia stimato da Moratti. Grandissimo allenatore, nulla da eccepire. Rimangono solo i dubbi sul suo passato rossonero, giallorosso e bianconero. Bisognerebbe accettarlo tappandosi il naso e aspettare che col tempo svaniscano i ricordi legati alle sue esperienze in Italia. Ma dopo aver avuto Leonardo, con 13 anni di Milan alle spalle, il fattore ex rivale sembra non essere più un problema. L'importante, comunque, è che sia un grande allenatore. E Capello, lo dicono le vittorie, certamente lo è. Ogni volta viene fuori anche il nome di Hiddink, che però è vicino al Chelsea, così come quello di Spalletti, in attesa del ritorno in Italia. Poi si passa ai sogni, ma che per quest'anno sono destinati a rimanere tali. Stiamo parlando dei due più grandi allenatori al mondo in questo momento, Mourinho e Guardiola. I due grandi rivali si sfideranno per un altro anno nella Liga spagnola e l'anno prossimo torneranno ad essere desiderati da tutta Europa.

Tra sogno e realtà, invece, l'ultima ipotesi. Forse quella più suggestiva e che i tifosi si augurano: Andre Villas Boas. Tecnico giovanissimo ma vincente, che allena all'estero ma è già stato all'Inter come vice. Un allenatore con cui iniziare un nuovo progetto a lungo termine, togliendo le nubi (e il fumo, per dirla alla Moratti), sul futuro dell'Inter. Il problema sarebbe la clausola, di 15 milioni. Perché il Porto altrimenti non libera per nessun motivo al mondo. Però pagando quei 15 milioni non si potrebbe opporre. Se avessi un euro, non saprei su chi puntarlo. Ma lo darei a Moratti per iniziare a pagare la clausola di Villas Boas. 

Sezione: Editoriale / Data: Ven 17 giugno 2011 alle 00:01
Autore: Guglielmo Cannavale
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