E’ il 119’ del secondo tempo supplementare quando Andrea Ranocchia svetta in aria e deposita la palla in goal di testa. E’ la rete del 3-2 che decreta la vittoria sul Bologna e l’accesso alla Semifinale della TIM Cup. La Curva Nord posizionata al primo anello verde come avviene in tutte le partite di Coppa Italia esplode in un boato. La paura della beffa è stata tanta dopo avere lungamente condotto la gara. Da qui il gol scaccia fantasmi del centrale nerazzurro viene salutato con così tanto entusiasmo. Per gli ultras bolognesi arrivati comunque in buon numero (poco meno di un migliaio) -  considerate le condizioni meteo avverse e, soprattutto, il fatto che si trattava di una partita infrasettimanale – cala il sipario. Dalla Nord si alza il classico, immancabile, coro irriverente nei confronti degli avversari ‘Volevano vincere, volevano vincere….e l’hanno presa nel….’.

Ai rossoblu va comunque l’onore delle armi sul campo e sugli spalti. Ci hanno creduto, ci hanno provato. Hanno reso la vita difficile, ma alla fine è giusto così. Ma riavvolgiamo il film della gara. Partita per pochi intimi. Com’è nelle cose. E come d’altronde non può non essere alle 21 di martedì 15 gennaio.  La diretta tv e l’acqua mista a neve non è un bel viatico. Ma gli irriducibili, di nome e di fatto, non mancano. La Nord c’è. Il fatto poi di essere vicini al campo al primo verde, concorre a creare un clima di maggior entusiasmo in stile british. Stendardi in alto all’inizio, bandieroni che sventolano al cielo. Si parte. Primi cori contro i rossoblu da tempo rivali. Anche, occorre dirlo, per le tendenze politicamente di sinistra di “Bologna, la rossa”. Non piace l’arbitraggio di Banti. Di mano pesante nell’appioppare cartelli gialli ai nerazzurri. Di manica più larga rispetto ai giocatori bolognesi.

Tra l’altro, come dimostreranno le immagini televisive, caduto in errore nell’annullare per fuorigioco inesistente il gol di Ranocchia al 90' che avrebbe evitato ai ventidue in campo il supplemento di gara. Ma poco importa. Ranocchia stavolta non fa come Paganini e invece si ripete per la gioia dei supporter nerazzurri. Prima della rete ‘ammazzapartita’  la Nord si era infiammata per la sgroppata al ‘110 del capitano Zanetti che in un ‘coast to coast’ aveva sfiorato il gol. “Un  capitano c’è solo un capitano” cantano gli ultras. E si finisce ancora così, con il numero 4 che guida la squadra per il saluto ai tifosi.

Sezione: Dalla Curva / Data: Mer 16 gennaio 2013 alle 13:41
Autore: Fabrizio Valenti
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