Le ultime prestazioni non particolarmente esaltanti (pari interno con il Cagliari, sconfitte a Bergamo, Kazan e Parma) devono avere in parte fiaccato il morale dei tifosi interisti. Nord con diversi vuoti a venti minuti dall’inizio in linea con gli altri settori del Meazza. Fa freddo ma la giornata è buona. Se questa gara fosse arrivata dopo l’exploit di Torino l’avremmo affrontata tutti con un altro spirito. Invece, si arriva un po’ così. Lo striscione in transenna in Curva la dice lunga: “Ragazzi rimbocchiamoci le maniche…”.

L’inizio sugli spalti e in campo è buono. Nella Nord ci si compatta per cercare di riempire i buchi, che pure ci sono,  e impostare un tifo decente. Dall’altra parte, i palermitani sono pochissimi, spediti in esilio al terzo anello. In pratica vengono ignorati per quasi tutto l’incontro. Meglio rivolgere qualche ‘apprezzamento’ a milanisti e veronesi. Eh sì quell’Hellas Verona che passerà dal Meazza giusto prima di Natale per la gara di Coppa Italia. Una sfida, quella con i gialloblù di Mandorlini che si
comincia a preparare a dovere perché la rivalità con quelli che una volta era ‘amici storici’ della Nord è forte e sentita. La gara intanto non decolla. I nerazzurri  si perdono. E anche il tifo diventa meno convinto. Qualche mugugno in tribuna. In Curva si prova a reagire ma la partita, lo ribadiamo, non è di quelle esaltanti.

Poche emozioni, pochi tiri in porta e si arriva al riposo. La sensazione è dell’ennesima domenica storta. Sarà mica la maledizione dell’aver vinto allo Juventus Stadium? Si torna in campo. Le formazioni non cambiamo e il canovaccio è il solito anche sulle gradinate. In Curva c’è il tempo anche di scambiarsi qualche visita di cortesia. Così capita che il ‘Rosso’ tra le figure storiche dei Boys salga in transenna insieme a ‘Darietto’ e agli altri degli Irriducibili ’88. Un modo per ingannare il tempo. Fino a quando con gli inserimenti di Yuto e Guarin per il Principe e il Capitano qualcosa cambia. C’è più voglia e intensità. E anche in Curva si prova a vincere una partita che sembrava destinata allo zero a zero finale (salvo poi magari anche farsi del male da soli. Perché noi siamo l’Inter…).

E invece no. Stavolta, è Garcia che su cross innocuo di Ranocchia fa scoppiare la Nord. Il boato è tanto forte quanto inaspettato. Manca solo un quarto d’ora. Dai che la portiamo a casa. E vai allora con ‘Noi abbiamo l’Inter nel cuore’  e  ‘Impazzisco per te.’ e tutto il resto del repertorio. Il Palermo è 'non pervenuto', così come i suoi sostenitori. Bergonzi ne dà quattro di recupero ma trascorrono in fretta e senza patemi d’animo. Si festeggia. Tre punti anche se su autogol sono sempre tre punti. Il Meazza intanto si svuota in fretta, mentre l’altoparlante suona ‘C’è solo l’Inter’. Domenica sera dopo l’allenamento di Europa League del giovedì con gli Azeri del Baku arriva il Napoli. Serve una prova di carattere da parte di tutti. C’è uno 0-3 da vendicare, c’è un secondo posto da riconquistare.

Fabrizio Valenti

Sezione: Dalla Curva / Data: Lun 03 dicembre 2012 alle 15:58
Autore: Redazione FcInterNews / Twitter: @FcInterNewsIt
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