Oggi la Gazzetta dello Sport ha intervistato Ionut Radu, portiere nerazzurro in prestito alla Cremonese. La chiacchierata parte ovviamente dal liscio che spalancò la porta al 2-1 di Sansone nell'ormai famigerato Bologna-Inter, match per molti decisivo in negativo per il finale scudetto.

Il giorno dopo Handanovic le disse che quell’episodio l’avrebbe fatta crescere come portiere e soprattutto come uomo.
"Quel giorno ero giù, è stato un momento molto difficile per me. Ricordo bene le parole di Samir. Aveva ragione, in questi casi bisogna rialzarsi e lavorare ancora più duramente. Dimenticare e imparare dagli errori".

E senza saperlo parlava di Cremonese quando diceva che avrebbe avuto presto l’occasione per dimostrare le sue qualità?
"Direi di sì. Sono in una squadra che ha tanta voglia di fare, che dopo 26 anni è tornata in A con grande determinazione. Anche io sono qui per questo. E per me, per dimostrare ciò che valgo, cosa che non ho potuto fare negli ultimi due anni".

Alvini le chiede di costruire dal basso?
"Sì, ma senza esagerare, quando si può fare. Se non c’è la soluzione, devo cercare le punte".

Quale grande colpo di mercato l’ha impressionata?
"Dybala alla Roma perché era completamente inaspettato".

Inter favorita per lo scudetto?
"Assolutamente sì. Glielo auguro".

Si rivede in nerazzurro in futuro?
"Intanto mi devo concentrare sul presente. Sfida molto importante per me dopo due stagioni difficili. Poi i risultati verranno uno dopo l’altro, stando sempre sul pezzo e lavorando sodo".

Il suo modello di portiere e il suo idolo?
"Da piccolo mi piaceva De Gea. Ma ora che ho 25 anni cerco di seguire un mio stile. Come modello, invece, Handanovic a livello professionale e mentale: è il migliore".

Sezione: Copertina / Data: Dom 24 luglio 2022 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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