Serie A ai nastri di partenza: intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Christian Vieri dice la sua in particolare per la lotta scudetto.

Chi vede in pole?
"Vado contro la logica: il Napoli ha vinto e in teoria sarebbe la squadra da battere, ma oggi, anche prima di completare il mercato, la rosa più completa e profonda di tutta la A è l’Inter. Sono rimasti tutti quelli che quattro mesi hanno battuto il Barcellona in una notte incredibile: ok, poi c’è stata la finale, ma il 5-0 non cancella il valore del gruppo".

Chivu è l’uomo giusto per superare quelle scorie?
"Basta, è finita: la ferita è stata profonda, ma il tempo rimargina tutto. Ora bisogna pensare a prepararsi e a vincere i trofei che sono sfuggiti, ricordando che fare due finali di Champions in tre anni non è normale. Ammetto che la scelta di Chivu non me l’aspettavo: dopo Simone immaginavo un tecnico più esperto, ma l’Inter ha fatto bene a seguire la sua strada: Cristian è giovane, ha idee precise, leadership, conosce l’ambiente. Ora lo vedremo all’opera e sono curioso".

Convinto del mercato Inter?
"Premettendo che non è finito, dobbiamo partire dal fatto che ha tenuto tutto i big ed è un punto di partenza importantissimo. Poi... Lookman è devastante: io avrei provato a prenderlo fino alla fine perché è uno dei più forti d’Europa e avrebbe resto la squadra ancora più forte".

Dicono che Pio assomigli a Vieri: concorda?
"Non amo i paragoni, ma è un talento vero, potenzialmente fortissimo. Al Mondiale ha fatto vedere che numeri abbia, ma ora tocca a lui: con quel fisico deve lavorare il doppio, spingere ogni giorno al massimo per stare in forma, anche perché all’Inter non potrà giocare sempre, visto che ha davanti Lautaro e Thuram, una delle coppie migliori del mondo. Bisogna avere pazienza, il giudizio dipenderà dai minuti e dai gol: sappia che in una squadra così bastano anche 20 minuti per segnare".

Come vede il secondo anno di Conte napoletano, soprattutto senza Lukaku per 4 mesi?
"Il calcio lo ha inventato il diavolo: mandi via Raspadori e Simeone, e poi ti si fa male Lukaku... Conte non è stato fortunato, la perdita è pesantissima e si deve tornare sul mercato per prendere un centravanti nuovo, ma io mi punto su Lucca: Udine non è uguale a Napoli, serve tempo per abituarsi ai carichi di un allenatore così esigente, ma è giovane e può spaccare. Ha una occasione e, alle spalle, un campione come De Bruyne".

Chi è il centravanti azzurro?
"Dopo tempo ne abbiamo due che segnano, Kean e Retegui, anche se è andato via. Perché usarne solo uno, se possiamo metterne due, poi adatti il resto. E alle loro spalle arrivano altre forze fresche, Pio e anche Camarda, che può essere una sorpresa a Lecce. L’importante è prendersi questi Mondiali con Gattuso, che dà appartenenza e identità".
 

Sezione: Copertina / Data: Sab 23 agosto 2025 alle 08:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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