"È arrivato per primo al traguardo, riparte per primo. Alle 18.30 di oggi, il Napoli rimette in gioco lo scudetto, 92 giorni dopo averlo vinto. A Reggio Emilia, città del Tricolore. Il Gran Premio del pallone parte con i meccanici immersi nei motori, a cofani aperti. Le macchine cambieranno ancora. Il giorno in cui il campionato sgommerà a mercato chiuso sarà una conquista di civiltà sportiva". Luigi Garlando, sulla Gazzetta dello Sport, propone una fotografia sella Serie A ormai ai nastri di partenza.

"Perdere Romelu Lukaku così a lungo è una mazzata tattica ed etica: con il Grande Capo in battaglia, tutti si sentono più forti. Però un mercato ambizioso, che ha dato ad Antonio Conte doppioni di qualità in ogni ruolo e l’abbagliante ciliegina De Bruyne, pretende il Napoli favorito - si legge -. Conte è stato il primo artefice del capolavoro, dovrà esserlo ancora di più quest’anno: per trovare nuovi equilibri, gestire rotazioni e coppe che non aveva e alimentare una fame meno istintiva. Senza la ventennale esperienza del collega, dovrà essere decisivo anche Cristian Chivu perché l’Inter deve ringiovanire e cambiare pelle tattica. L’arrivo di Diouf facilita il passaggio a una forma più offensiva (3-4-2-1), nonostante il fallito approdo di Lookman che lascia scoperta una funzione: l’apriscatole da uno contro uno. In mezzo c’è abbondanza, Sucic chiede spazio: il giovane Chivu dovrà scegliere sempre. Nel complesso, rosa attrezzata e di alta qualità. Dovesse ripetersi il duello scudetto Napoli-Inter, nessuno spalancherebbe gli occhi".

Sulla corsa a un posto Champions: "Il Milan appare il più vicino alla coppia. Allegri ha già riportato fiducia e consapevolezza tattica. Tare ha restituito logica al mercato, anche se per il centravanti poteva andar meglio del ripiego Boniface. Bei nomi: Modric, Ricci, Jashari... Senza scordare però che Theo era tanta roba. Da verificare tatticamente le alternative a difesa e ripartenza. Ma le settimane senza coppe, tesoro che ha fatto ricco il Napoli, fanno sognare il Diavolo. Solida anche la Juve, ma senza la qualità creativa in mediana della concorrenza. A meno che Koop... Lì in mezzo un campione vero, un leader tecnico, serviva come il pane. E poi è ancora aggrovigliata la matassa offensiva: Vlahovic non parte, Kolo non arriva... Difficile per Juric tenere tanto in alto l’Atalanta: come dirigere Sanremo dopo Pippo Baudo. Ci proverà anche il Bologna di Italiano che ha la forza del gioco, ma ha subito partenze dolorose: Ndoye, Beukema. Punta il giardino Champions anche l’ambiziosa Fiorentina di Pioli che, forte di un buon mercato, ha già dato segnali di buona crescita. La Roma, al contrario, è stata frenata da un mercato lento e pasticciato. Gasperini, che fonda tutto sull’attacco, non ha potuto allenare le punte esterne che aspettava e stasera debutterà all’Olimpico nervosetto. Ma il trapianto del furore agonistico del Gasp nella Capitale resta il progetto tecnico più intrigante".

Sezione: Rassegna / Data: Sab 23 agosto 2025 alle 10:34 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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