Il Sole 24 Ore accende oggi i riflettori sul ruolo di Lion Rock all’interno dell’Inter dopo l’ingresso in qualità di socio di minoranza all’interno della società. Il canadese Tom Pitts e il cinese Daniel Tseung hanno oggi in mano il 31% del club nerazzurro e pochi giorni fa erano a Londra per Tottenham-Inter. “Lionrock ha in mente un impero sportivo mediatico e commerciale da costruire attorno al prestigioso club nerazzurro - si legge -: nel mirino ha messo aziende italiane nella fascia tra i 100 e i 200 milioni di fatturato: «Stiamo cercando piccole e medie imprese, marchi interessanti ma piccoli, aziende familiari in salute che non sono presenti in Cina e hanno bisogno di un aiuto per allargare il loro giro d’affari», annuncia Tseung. Interessano aziende di abbigliamento e accessori per lo sport, nutrizione e integratori. «Dalle partite in tv fino al merchandising, il calcio è quello per cui la gente è disposta a pagare», nota Pitts. E Lionrock in Cina ha tra i suoi investitori chiave il gruppo Li Ning, fondato da un ex campione olimpico di Los Angeles 1984, un altro gigante del largo consumo: conta 7000 negozi di sport. Le sinergie sono potenzialmente immense. «Il calcio, più in generale tutto lo sport, è una passione. Noi vogliamo trasformare quella passione in business; far sì che i tifosi dell’Inter spendano per la loro passione», promette Pitts. Il padrone rimane sempre Suning, che ha in mano il 68%: «Prima di accettare la proposta di Zhang, abbiamo discusso molto - ricorda Tseung - . Entrare come soci di minoranza presentava cri-ticità, ma la governance funziona benissimo». A Tseung e Pitts, Zhang ha riservato due posti in consiglio.

Cruciale l’aspetto dell’aumento del fatturato e dello stadio nuovo. “Nel calcio di oggi - scrive ancora il quotidiano - c’è una diretta correlazione tra ricavi e successi: i club più vincenti sono anche quelli con maggiore fatturato. Per stare tra le “grandi” l’Inter ha bisogno di aumentare il fatturato. Ma per farlo ci vuole un nuovo stadio: il rifacimento del Meazza è un Godot atteso da almeno 20 anni. «San Siro è famoso in tutto il mondo, un monumento del calcio, ma oggi non è adeguato: troppo vecchio e fatiscente». Tseung e Pitts non si sbilanciano, si limitano a dirsi «fiduciosi» su un accordo con il Comune di Milano, ma difficilmente si sarebbero impegnati sei mesi fa senza precise garanzie sul progetto.

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Sezione: Copertina / Data: Gio 15 agosto 2019 alle 09:30
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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