D'accordo: le manchevolezze nerazzurre sono state tante, inaspettate (con 2 giorni in più di riposo rispetto agli avversari...) e recidive. Solo che adesso non c'è proprio la voglia di rimetterle a nudo. Prima vengono sempre le regole del gioco. O almeno dovrebbero. E' già ora di dire basta! Non se ne puo già più di questa rinnovata deriva bianconera, come se dal precedente caso arbitrale di Juve-Samp non fosse passata che una settimana. Ora serve davvero un'azione dimostrativa eclatante. Si abbia allora il coraggio di replicare il buon esempio che viene dal passato, come quello messo in atto dai "temerari" Angelo Moratti ed Helenio Herrera oltre 60 anni fa, esattamente fra aprile e giugno del 1961. Si reputi dunque come cosa buona e giusta mandare in campo la Primavera nerazzurra nelle 2 prossime semifinali di Coppa Italia. Gli stinti di Torino vogliono vincere un trofeo anche in ambito nazionale - oltre a concorrere per l'EL - ma con le regole del gioco manomesse ed addomesticate ad squadram? Bene, anzi male! Che si partecipi allora, da "conniventi involontari", alle loro sistematiche ladrate schierandovi, però, contro i ragazzi under 19, per beneficiare indirettamente della gogna cui quei vincitori "SUL CAMPO" verrebbero sottoposti grazie all'eco sollevata dai media internazionali. Ché di quelli nostrani - a quasi tutti i livelli - si è purtroppo riconfermata la loro spudorata collusione: d'altronde pure in quelle redazioni terrebbero famiglia... Incuranti e falsamente inconsapevoli di continuare a scavare la fossa al movimento calcistico nazionale, nonché suscitando il rinnovato discredito, lo scherno ed il dileggio fuori confine.

Nell'ottica nerazzurra ci sarebbe anche e non solo il tornaconto di alleggerire il fitto calendario del mese di aprile, depennando dai 9 impegni della prima squadra i 2 della Coppa Italia, per poi convogliare tutte le energie psicofisiche sul raggiungimento di un vitale posto fra i primi 4 in Serie A e sui quarti di finale di Champions. E quelli dell'AIA ora fanno pure gli offesi per le dichiarazioni di Inzaghi circa la mancanza di rispetto. Manca solo che riesumino certe datate uscite minatorie di tal Giacomelli, arbitro triestino dismesso: "Voi dell'Inter dovete stare zitti!". Bisogna abbassare i toni perché il convento possa tornare, semiindisturbato, a servire la solita sbobba: e che diamine! Eppoi si è capito benissimo che il mediocre arbitro Chiffi, padovano solo di nascita, sia destinato a fare carriera: non è mica da tutti ritrovarsi lo stesso nome di battesimo, Daniele, dei 2 colleghi reputati fra i migliori di quella categoria: Orsato e Doveri... Infine Chiffi potrebbe pure (tentare di) giustificarsi copincollando le "contumelie differite" propinate da un Orsato d'epoca: "Ero troppo vicino all'azione per giudicare". E così il quadro, anzi la CROSTA, sarebbe completa, diaspora ultratriennale dai nerazzurri di Chiffi compresa.

Orlando Pan

Sezione: Calci & Parole / Data: Lun 20 marzo 2023 alle 22:11
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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